Dall’Europa a Wall Street, le vendite prevalgono ancora

WALL STREET SOTTOTONO – Apertura in calo per Wall Street, dove dopo un’ora di scambi il Dow Jones cede lo 0,59%, il più ampio S&P500 cede lo 0,86%, il Nasdaq è indicato a -1,43% e le small cap del Russell 2000 scivolano in rosso dello 0,33%. Girano in negativo anche i listini europei, su cui pesano anche alcune deludenti trimestrali, come quelle di Novo Nordisk e di Royal Kpn (tra le poche sorprese positive Lvmh festeggia una trimestrale migliore delle attese, mentre Sygenta sale dopo l’ufficializzazione dell’offerta da parte di ChemChina), e i perduranti timori sul rischio su credito di alcuni emittenti come Banco Popolare e Bpm.

T-BOND RESTANO PORTI SICURI – Dal canto loro i T-bond a New York vedono i rendimenti cedere ancora, con quello sul decennale all’1,82% (ma un Bund di pari durata oggi “paga” allena lo 0,29%) e quello sul trentennale al 2,66% (1,04% il rendimento del titolo tedesco di pari durata). L’oro risale a 1.134,2 dollari l’oncia (7 dollari più di ieri), l’argento è indicato a 14,57 dollari (28 centesimi di guadagno), mentre il petrolio Wti tenta di confermare il modesto rialzo visto sin dalla mattinata oscillando a 30,53 dollari al barile (33,55 dollari nel caso del Brent), 65 centesimi sopra i livelli di ieri sera.

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