Royal Bank of Scotland in calo, il ritorno al dividendo si allontana

L’EREDITA’ DI RBS CONTINUA A PESARE – Royal Bank of Scotland Group Plc apre la seduta in forte calo a Londra, dove il titolo cede oltre il 7% dopo aver riportato l’ottava perdita annua consecutiva, a causa di costi legati a precedenti pratiche di gestione scorrette, e aver annunciato che occorrerà più tempo del previsto per tornare a pagare un dividendo agli azionisti (finora si parlava del primo trimestre 2017 come possibile data per tornare a distribuire un dividendo). Si tratta del peggior calo segnato dal titolo in avvio di seduta dal 2012. La perdita netta dell’istituto è risultata pari a fine 2015 a 1,98 miliardi di sterline, contro i 3,47 miliardi di perdite dell’anno prima secondo quanto si legge in una nota ufficiale.

UTILI ANTE IMPOSTE E VOCI STRAORDINARIE IN CALO – L’utile ante imposte esclusi gli oneri legati a contenziosi legali e alle passate pratiche di gestione scorrette, nonché ai costi di ristrutturazione, sono comunque apparsi in calo del 28% a 4,1 miliardi di sterline, meno dei 4,45 miliardi che si attendevano in media gli analisti. L’ultima volta che l’istituto di Edimburgo, salvato con un “bail-out” da 45,5 miliardi di sterline nel 2008, chiuse i bilanci in utile fu il 2007. Il Ceo Ross McEwan ha ammesso nella nota che la banca potrebbe dover ancora pagare oneri legati alla passata gestione, in particolare in vista di un possibile accordo con le autorità statunitensi in merito alla vendita di mortgage-backed Securities.

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