Banco Popolare, la lettera Bce procura subito un brivido

BANCO POPOLARE IN ROSSO – Banco Popolare in caduta nell’ultima parte della giornata a Piazza Affari, dove il titolo ha chiuso a 6,68 euro per azione (-14,19%) dopo il diffondersi dell’indiscrezione di una lettera che la Bce avrebbe recapitato all’istituto e a Bpm, contenenti le condizioni da rispettare per ottenere il via libera alla fusione tra le due banche popolari italiane.

LA BCE DETTA LE CONDIZIONI – Tra queste vi  sarebbe quell’aumento di capitale che i capi delle due banche ripetono da tempo avrebbe fatto saltare il progetto, anche se altre fonti precisano che non sarebbe arrivato un “no” o un “sì” al progetto ma la richiesta di ulteriori chiarificazioni sui punti su cui le posizioni erano rimaste distanti dopo l’incontro di lunedì scorso tra i due istituti e la Vigilanza Bce.

POSSIBILI ALTERNATIVE – Il caso rischia di fare da apripista anche per tutte le successive operazioni di risiko cui da tempo guarda il mercato, così l’intero comparto oggi ha chiuso in calo con rare eccezioni. Tra le voci che sono subito tornate a circolare dopo l’indiscrezione anche quella che vorrebbe un ritorno ai vertici di Bpm di Andrea Bonomi (Investindustrial) per condurre nuove trattative con candidati alternativi se la fusione con Banco Popolare dovesse definitivamente naufragare.

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