Atlante vorrebbe sostenere le banche, ma non afferra Cometa

COMETA SI SFILA DA ATLANTE – Il fondo Cometa, principale fondo pensione italiano, non ha alcuna intenzione di investire in Atlante, il fondo “salva banche” italiano che sta cercando di raccogliere capitali sufficienti a sottoscrivere parte degli aumenti di capitali (cui verrà destinato il 70% del capitale raccolto) e a rilevare una quota delle sofferenze su credito (in cui verrà investito il restante 30% del capitale) delle banche italiane. Il profilo di rischio di un simile investimento viene infatti giudicato non sostenibile vista la natura del fondo pensione. Intanto mentre il ministro Pier Carlo Padoan annuncia che l’effetto del fondo potrà arrivare a 50 miliardi (cosa che richiederebbe l’utilizzo di una leva almeno pari a 10 volte il patrimonio del fondo), Fitch lancia l’allarme: Atlante rischia di indebolire le grandi banche per salvare le piccole, col rischio che si profilino aiuti di stato.

PER ORA RACCOLTA POCO SOPRA I 3 MILIARDI – Il fondo, lanciato da Quaestio Capital Management, per ora può contare sulle adesioni di Unicredit e Intesa Sanpaolo, entrambe per circa un miliardo e comunque non oltre il 20% del totale e di Cdp, per un massimo di 500 milioni. Attese anche le partecipazioni di Ubi Banca (tra 200 e 250 milioni), di Bpm-Banco Popolare (200 milioni), di Bper (150 milioni) e di altre banche di minori dimensioni, tra cui sembrerebbe anche Banca Mediolanum (con quote attorno a 75 milioni per istituto), oltre che di alcune fondazioni bancarie a partire da Cariplo (per un massimo di altri 500 milioni). In tutto circa 3,25-3,5 miliardi, dei 5,5-6 miliardi previsti, mentre ulteriori apporti potrebbero venire da investitori istituzionali, con un punto interrogativo riguardante la partecipazione di compagnie assicurative che per ora hanno mantenuto un profilo molto defilato sulla vicenda.

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