Le banche europee incrociano le dita in vista delle trimestrali

UN TRIMESTRE DIFFICILE – Al pari delle loro controparti statunitensi, le banche europee non dovrebbero poter stappare lo champagne per i risultati del primo trimestre. Se gruppi come Morgan Stanley, Goldman Sachs, Citigroup o Wells Fargo sono riuscite a battere le attese è solo perché nella settimana che ha preceduto la pubblicazione delle trimestrali gli analisti avevano già ridotto le proprie previsioni, mentre gli istituti sono stati rapidi a tagliare i costi in parallelo alla frenata di giro d’affari e margini.

POSSIBILI SORPRESE POSITIVE – Ora, segnala l’agenzie Bloomberg, gli analisti si attendono cali su base annua degli utili tra il 29% di Barclays, il 67% di Deutsche Bank e il 90% di Credit Suisse, ma l’attesa pare già scontata nei prezzi. In compenso non del tutto scontati sono i possibili effetti positivi legati per quanto riguarda la ripresa dell’attività di erogazione del credito dovuti alle misure varate dalla Bce (che peraltro mettono al tempo stesso sotto pressione il margine d’interesse). Vi sono dunque tenui speranze di un andamento dei conti migliore delle attese, a fronte di un quadro complessivo che resta a dir poco sottotono: basteranno per ridare slancio alle quotazioni?

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