Voluntary disclosure, istanze pendolari

Istanze di “voluntary disclosure” pendolari tra Pescara e Milano. Secondo quanto riferisce ItaliaOggi sono 20.500 le istanze che ad oggi sono state rispedite dal Centro operativo di Pescara (Cop) per essere lavorate e istruite dalla Direzione regionale (Dre) Lombardia che ha provveduto a smistarle negli uffici locali e che una volta ultimate ritorneranno a Pescara per essere notificate ai contribuenti. Un extra carico di lavoro per gli uffici lombardi che sta dando più di qualche mal di pancia e preoccupazione ai dipendenti di Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate.

In Lombardia sembrerebbe che la tabella di marcia “voluntary disclosure” proceda a passo spedito ma, fanno notare fonti sindacali, il 43% degli atti di accertamento sono riferibili per la metà alle istanze presentate tra 2014 e 2015 con atti emessi nel 2015 a rimpatrio dei capitali ancora aperto. Gli atti post 30 novembre (data di scadenza della procedura) sarebbero fermi intorno al 20% del monte che dovrà essere chiuso entro il 31 dicembre 2016. Ecco dunque che alcuni dipendenti iniziano a mettere in discussione questo termine, assegnato dalla legge (186/2014) all’Agenzia delle Entrate per completare l’esame e la lavorazione delle istanze e emettere circa 500.000 accertamenti, così come calcolato più volte dal direttore dell’Agenzia delle entrate. L’analisi delle istanze, intanto, è passata letteralmente di mano dal centro operativo di Pescara agli uffici della Dre Lombardia che da sola dovrebbe portare nelle casse dello stato 2 miliardi di euro di gettito.

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