Londra lascia i tassi invariati, Brexit è un rischio da non sottovalutare

BOE LASCIA INVARIATI I TASSI – La Banca d’Inghilterra (BoE) ha mantenuto oggi invariati i tassi ufficiali sulla sterlina, riducendo al contempo le stime sulla crescita e lanciando un nuovo grido d’allarme sulle conseguenze di un’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea (“Brexit”). A sei settimane dal referendum sulla permanenza nella Ue, i nove membri del comitato monetario della BoE hanno all’unanimità confermato il tasso ufficiale allo 0,5%, sottolineando come l’inflazione resti debole.

STIME RIVISTE AL RIBASSO, MA CON BREXIT ULTERIORI RISCHI – Allo stesso tempo hanno avvertito che l’uscita dalla Ue potrebbe “portare su un terreno di crescita materialmente inferiore e ad uno notevolmente più alto dell’inflazione”, con la sterlina che “si deprezzerebbe ulteriormente, forse di molto”. Secondo le nuove previsioni della BoE, l’inflazione, a fine marzo pari allo 0,4% annuo, dovrebbe salire al 2,1% nel secondo trimestre 2018, raggiungendo il 2,2% un anno dopo. Il Pil nel 2016 dovrebbe invece crescere del 2% (e non del 2,2% come finora previsto), del 2,3% nel 2017 (contro il precedente +2,4%) e del 2,3% (da +2,5%) nel 2018.

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