A New York l’ottimismo torna a prevalere

WALL STREET PARTE BENE – Partenza decisamente positiva a New York del listino azionario, con il Dow Jones che dopo un’ora di scambi segna +0,93%, l’S&P500 a +0,83%, il Nasdaq in rialzo dello 0,60% e le small cap del Russell 2000 a +0,41%. Dal canto loro i T-bond restano sui valori di ieri, col rendimento del decennale sull’1,87% e quello del trentennale sul 2,65%. L’oro cala ancora e torna sui 1.221,50 dollari l’oncia (7,7 dollari meno del giorno prima), l’argento è indicato a 16,36 dollari (11 centesimi meglio del fixing precedente) e il petrolio risale a 49,38 dollari al barile (con un guadagno di 76 centesimi di dollaro).

RIPRESA PARE PIU’ FORTE DEL PREVISTO – A contrinbuire positivamente all’umore del mercato è Goldman Sachs che ha rivisto al rialzo la stima del Pil Usa del secondo trimestre, dal +2,7% al +3%, dopo gli ultimi dati macroeconomici più forti delle attese, come quello odierno relativo ai prezzi medi delle case, saliti in marzo dello 0,7% (sopra le attese di consensus). Tra le blue chip in luce finanziari, grazie alla sensazione che la Federal Reserve possa alzare i tassi ufficiali essendo la ripresa sufficientemente robusta, e titoli high-tech come Citigroup, Jp Morgan, Goldman Sachs stessa, Cisco e Microsoft. Il dollaro, infine, resta sui massimi degli ultimi due mesi contro euro, a quota 1,149.

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