Nè i dati macro nè il petrolio scuotono Wall Street

WALL STREET INTERROMPE LA CORSA – Neppure il petrolio a 50 dollari al barile per la prima volta da sei mesi in qua basta a far salire gli indici di Wall Street oggi, dopo il dato degli ordini di beni durevoli  che negli Usa in aprile sono saliti del 3,4% (ma l’indice “core”, che non tiene conto delle componenti più volatili, è salito solo dello 0,4%, in linea con le attese). Dopo un’ora di scambi il Dow Jones resta a -0,07%, l’S&P500 rimane a +0,02% e il Nasdaq oscilla a +0,12%, mentre anche le small cap del Russell 2000 non fanno meglio di -0,01%.

BOND IN RIPRESA, ASSIEME A ORO E PETROLIO – I T-bond dal canto loro vedono il rendimento sul decennale frenare leggermente all’1,85% e quello sul trentennale al 2,64%, mentre l’oro è indicato a 1.225,9 dollari l’oncia (2,10 dollari meglio di ieri), l’argento segna 16,45 dollari (18 centesimi di guadagno) e il petrolio dopo un massimo intraday a 50,19 dollari ridiscende a 49,78 dollari al barile, restando peraltro 22 centesimi sopra il fixing di ieri.

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