L’industria FinTech ha paura della Brexit

PAURA DELLA BREXIT – Nonostante l’ambiente normativo soffocante possa limitare l’imprenditorialità, il mondo del FinTech britannico ha paura della Brexit, e quindi di uscire dall’Unione europea. Almeno è quello che emerge da un sondaggio condotto dal magazine inglese Financial News che ha intervistato 118 professionisti Fintech per valutare il possibile impatto del referendum in programma il 23 giugno. Dal sondaggio emerge, infatti, che più di due terzi hanno detto la Brexit sarebbe dannoso per il settore FinTech del Regno Unito. Quasi il 18% crede invece che non sia ancora chiaro quale sarà l’impatto a lungo termine. Il restante 13% pensa UK Fintech potrebbe beneficiare della decisione di lasciare l’Unione europea.

LE MOTIVAZIONI
– Come mai? Secondo molti limiterebbe l’accesso al talento nel campo tecnologico, oggi spesso proveniente da Paesi come Estonia e Ungheria. L’altro potenziale rischio riguarda l’ambito legislativo: se, cioè, con l’uscita dall’Unione europea il Paese potrà avere maglie più larghe a livello burocratico. Eppure, ad oggi, l’asset sembra funzionare per le imprese FinTech che, una volta ricevuta approvazione da parte della Fca, possono vendere su tutto il Vecchio Continente, senza parcellizzazioni legislative per ogni Stato che potrebbero portare a divieti e limitazioni. Più dell’84% di coloro che hanno detto che la Brexit danneggerebbe il mondo FinTech del Regno Unito ha detto che Londra potrebbe diventare meno attraente per le imprese straniere FinTech che vogliono avere nella City una loro sede europea. La maggior parte delle startup FinTech a Londra sono state infatti lanciate da cittadini stranieri provenienti da Francia, Spagna e Paesi nordici.

LONDRA, CENTRO DEL FINTECH – In ogni caso, nonostante possa essere un duro colpo la Brexit per l’industria FinTech, la maggior parte degli intervistati crede che Londra manterrà la sua leadership come hub FinTech in Europa. Quale altra città europa potrebbe minacciare il suo dominio? Il 28% ha risposto “nessuna”, mentre il 25% ha indicato Berlino. Francoforte solo terza con il 15% delle preferenze.

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