Brexit, Neuberger Berman: “Il danno sarà limitato”

“Il danno economico della Brexit sarà limitato”. E’ quanto scrivono in un commento odierno tre top manager di Neuberger Berman: Joe Amato, presidente e chief investment officer azionario, Erik Knutzen, chief investment officer per le strategie multi asset e Brad Tank, responsabile investimenti per il segmento del reddito fisso. Per I tre gestori, il risultato del referendum non farà che prolungare il periodo di bassi investimenti delle aziende, che ha caratterizzato la fase preliminare al voto, tanto all’interno del Regno Unito quanto sotto forma di investimento diretto estero. Per questo motivo, congiuntamente all’aumento dei costi di trading, i principali economisti prevedono un impatto negativo nel lungo termine sul pil britannico di 3-7 punti percentuali.

“La sofferenza non sarà uniforme”, scrivono ancora i tre gestori. La maggior parte delle grandi aziende che compongono l’indice Ftse 100 sono infatti globali, non britanniche e l’80% dei loro ricavi dell’indice proviene d’Oltreoceano. Ciò le protegge da eventuali ribassi locali, guadagnando possibilmente dall’indebolimento della sterlina. Le aziende a bassa capitalizzazione, più focalizzate a livello domestico, sono maggiormente sensibili a una flessione della domanda dei consumatori e all’aumento dei costi di importazione. Questo potrebbe tradursi in una fonte di opportunità durante la vendita massiccia di attivi nel Regno Unito, in particolare se Londra saprà adattarsi al nuovo status nel lungo termine.

L’impatto economico, per i gestori di Neuberger Berman, verrà sentito in modo più profondo in Europa e, come ha commentato il presidente della banca centrale americana “l’impatto avrà solo effetti diretti moderati sull’economia americana nel breve termine”. Per questo, i tre esperti prevedono che una reazione eccessiva del mercato possa rappresentare una fonte potenziale di opportunità.

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