Anche Wall Street si lecca le ferite a causa della Brexit

L’ONDATA DI VENDITE ARRIVA A WALL STREET – L’onda lunga della Brexit arriva come previsto anche a New York: dopo oltre un’ora di scambi l’indice Dow Jones perde il 2,19%, l’S&P500 segna -2,32%, il Nasdaq perde il 2,70%, con titoli finanziari come Jp Morgan Chase, Goldman Sachs e Morgan Stanley che lasciano sul terreno tra i 4 e gli 8 punti percentuali a testa.

LA LIQUIDITA’ SI TUFFA SUI BOND E SULL’ORO – Se la liquidità fugge dall’azionario, il rifugio privilegiato restano i T-bond, che sfruttano anche la sensazione che la Federal Reserve dovrà rinunciare forse fino a fine anno ad ogni ulteriore rialzo dei tassi. Così il rendimento sul decennale cala all’1,58%, mentre sul trentennale torna sul 2,43%. Dal canto suo l’oro vola a 1.316,7 dollari l’oncia, 53,6 dollari sopra il precedente fixing, mentre l’argento balza a 17,79 dollari (44 centesimi meglio della precedente chiusura). Movimento opposto per il petrolio che risente della risalita del dollaro e dei timori sulla tenuta della crescita e scivola a 48,85 dollari al barile, perdendo mezzo dollaro rispetto a ieri.

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