Dnca Investments: “Nel dopo Brexit i mercati sono in una terra incognita”

TERRE SCONOSCIUTE – I mercati finanziari si sono avventurati in nuove zone, inospitali e sconosciute, come le “terra incognite” riportate sulle mappe degli esploratori, per rappresentare dei territori che non erano ancora stati scoperti dall’uomo moderno. E’ questa, in sintesi, l’opinione del team di gestori di Dnca Investments. Sul fronte monetario, ci sono tassi d’interesse sempre più negativi, su scadenze sempre più lunghe in un numero sempre maggiore di paesi. Sul fronte politico, invece, il referendum sulla Brexit ha creato anch’esso un vuoto istituzionale e l’Europa si trova ormai sotto la morsa di una serie di consultazioni referendarie (compresa quella italiana di ottobre sulla riforma istituzionale) che sembrano piuttosto degli ultimatum inviati ai vertici di Bruxelles. Secondo i gestori di Dnca, i mercati azionari si muovono di poco in questo momento, perché siamo nel periodo estivo. Ciò però non impedisce loro di progredire, visto che l’indice americano S&P 500 ha recentemente raggiunto il suo più alto livello storico, andando contro ogni aspettativa. L’ambiente macroeconomico non è invece ancora cambiato del tutto perché ancora troppo presto per identificare chiaramente gli effetti negativi della Brexit sull’economia dell’Eurzona. In questa terra sconosciuta, secondo gli esperti di Dnca, l’investitore come l’esploratore si trova spesso isolato e in pericolo.

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