Il Pil italiano resta appeso all’export, segnali di rallentamento dall’Europa

EXPORT SOSTIENE PIL ITALIANO – Sono ancora una volta le esportazioni a tenere a galla il Pil italiano. Lo si evince dai dati forniti dalla Banca d’Italia stamane nelle sue statistiche dedicate all’economia italiana, da cui emerge come nel secondo trimestre, che ha visto una variazione congiunturale nulla, le esportazioni siano cresciute dell’1,9%, più delle esportazioni (+1,5%).

TENGONO I CONSUMI, GIU’ INVESTIMENTI E SPESA PA – Oltre all’export un limitato sostegno alla ripresa è arrivato dai consumi (+0,1%), mentre gli investimenti fissi lordi tornano a scendere (-0,3%) ed anche la spesa per consumi delle pubbliche amministrazioni (-0,3%) e la domanda nazionale (-0,1%) sono tornate a registrare variazioni negative.

SEGNALI DI FRENATA ANCHE DA FRANCIA E GERMANIA – Intanto dall’Europa arrivano nuove conferme di una leggera frenata estiva: l’Insee ha infatti reso noto che la produzione industriale francese a luglio è calata dello 0,6% mensile, facendo peggio delle attese di consensus (+0,3%) anche se meglio del mese precedente (-0,7%, dato rivisto al rialzo da un iniziale -0,8%). Delusione anche dai dati tedeschi, con Destatis che ha annunciato un calo a 19,5 miliardi del surplus della bilancia commerciale in luglio, dai 24,7 miliardi di giugno, ed un calo delle esportazioni del 2,6% su base mensile.

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