Prende forma la “voluntary bis” dalla quale il ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan (nella foto) ha detto di aspettarsi un gettito di circa 4 miliardi di euro.
“Il Sole 24Ore” di oggi riferisce che la riapertura della procedura di rientro dei capitali sarà quasi una fotocopia della precedente, senza aumentare le sanzioni ma estendendo l’arco temporale di applicazione. L’ipotesi circolata finora è di estendere il rientro di un anno, al 30 settembre 2015 rispetto alla stessa data del 2014 alla quale di fermava la precedente edizione della legge. Ora invece è sul tavolo dell’esecutivo e dell’Agenzia delle Entrate anche l’ipotesi di arrivare a coprire un arco temporale di 6 anni includendo anche il 2009, non più accertabile, salvi i casi di raddoppio dei termini.
Intanto l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che il “waiver” svizzero è efficace fino al 22 febbraio 2015, giorno precedente alla firma dell’accordo pe rlo scambio automatico di informazioni fiscali tra l’Italia e la Confederazione. Il waiver è l’autorizzazione del contribuente italiano alle banche svizzere di fornire informazioni e dati alla propria amministrazione finanziaria di residenza.