Standar Chartered cederà il private equity ai propri manager?

STANDARD CHARTERED CEDE PRIVATE EQUITY? – Secondo fonti citate dall’agenzia Bloomberg, Standard Chartered starebbe valutando di girare le sue attività nel private equity ai manager del settore, dato che il Ceo Bill Winters intende proseguire il processo di semplificazione e razionalizzazione delle attività della banca e di riduzione dei rischi ad esse associati. Proprio le regole più severe in termini di capitale e le perdite accumulate da Standard Chartered Private Equity (Scpe) starebbero facendo valutare l’opportunità di girare un business cui fanno capo circa 5 miliardi di asset ai manager guidati da Joseph Stevens.

ATTIVI A RISCHIO PER 5 MILIARDI – Winters dal canto suo vuole ridurre e ristrutturare circa 100 miliardi di attivi a rischio che fanno al momento capo all’istituto e la divisione Principal Finance, cui fa capo Scpe, è tra le principali candidate a ulteriori operazioni visto che nel primo semestre ha perso 167 milioni di dollari dopo averne già persi 105 milioni negli ultimi sei mesi del 2015. Al momento Scpe gestisce oltre 2 miliardi di dollari di capitale per conto di Standard Chartered, avendo già l’istitutoridotto i suoi investimenti nell’ultimo triennio, e altri 3 miliardi di dollari per conto di terze parti.

CALO VALUTAZIONI PESA SUI RISULTATI – Tra le acquisizioni realizzate da Scpe, vi sono state quelle di Phoon Huat & Co., azienda di Singapore che produce e distribuisce bevande e ingredienti dolciari e da forno, piuttosto che di Crystal Jade Culinary Concepts Holding, cui fa capo l’omonima catena di oltre 100 ristoranti, ma anche una di una partecipazione in Union Bank of Nigeria. Dopo aver prodotto “buoni ritorni” in passato, la divisione Principal Finance ha iniziato ad accusare perdite dallo scorso anno, a causa della maggiore volatilità dei mercati e del calo delle valutazioni borsistiche dei propri asset.

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