La Brexit continua a far paura, la Bank of England tagliarà ancora i tassi?

OCSE TAGLIA PREVISIONI SU CRESCITA BRITANNICA – C’è una certa schizofrenia negli investitori riguardo il rischio Brexit. Nonostante gli ultimi indicatori economici siano apparsi più forti del previsto gli investitori temono un rallentamento deciso della crescita, anche più di quanto prevede l’Ocse che pure nel suo nuovo Outlook trimestrale, appena pubblicato, parla di una crescita del Pil britannico dell’1,8% nel 2016 e dell’1% nel 2017, un tasso di molto inferiore a quello degli ultimi anni e pari alla metà di quello previsto ancora a giugno.

INVESTITORI TEMONO EFFETTO BREXIT A MEDIO TERMINE – Questo, spiega l’Ocse, nonostante le “vigorose misure” già prese dalla Bank of England, che pertanto secondo gli investitori intervistati da Bloomberg, che da parte loro prevedono una crescita dell’1,7% quest’anno e dello 0,7% l’anno prossimo (un dato che segnerebbe la crescita più debole dalla recessione del 2009). Così l’istituto centrale guidato da Mark Carney potrebbe portare attorno a zero i tassi sulla sterlina (attualmente pari allo 0,25%) già entro fine anno, mentre il Cancelliere dello Scacchiere, Philip Hammond, dovrà dimostrare che effettivamente il governo britannico ha gli strumenti per reagire a quelli che lui stesso prevede saranno “alcune difficoltà in futuro”.

NUOVE MOSSE DI POLITICA MONETARIA E FISCALE IN ARRIVO? – A novembre Hammond dovrà presentare il suo progetto di bilancio e potrebbe trovarsi a sua volta di fronte a un bivio: gli ultimi dati mostrano che la riduzione del deficit procede più lentamente di quanto preventivato, ma Hammond ha già detto di essere pronto a rallentare l’inasprimento fiscale che il suo predecessore, George Osborne, aveva preannunciato. Non vi è tuttavia certezza al momento né dei tempi su cui verrà spalmata la nuova manovra né di quanto Hammond lascerà deteriorarsi il deficit per prevenire una recessione. Anche secondo National Statitics, del resto, lo scenario resta frammentario e gli effetti a lungo termine legati alla Brexit (per attivare la quale ancora devono partire i colloqui tra Regno Unito e Unione europea) devono ancora mostarsi.

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