Piazza Affari positiva, ma sul finale affiora qualche vendita

LA CORSA RALLENTA SUL FINALE – L’attesa delle decisioni della Federal Reserve in materia di politica monetaria (il comunicato verrà diffuso alle 20.00 odierne), rende prudenti gli investitori che nonostante l’apertura positiva di Wall Street dopo una giornata vissuta interamente con indici in deciso rialzo prendono in parte profitto sul finale, tanto che il Ftse Mib chiude a +0,88%, il Ftse Italia All-Share non va oltre il +0,78% e il Ftse Italia Star si accontenta del +0,48%, in tutti i casi ben distanti dai massimi intraday visti in tarda mattinata.

UBI BANCA IN LUCE, BENE ANCHE BPER E BPM – A trascinare gli indici sono comunque ancora una volta i titoli bancari, con Ubi Banca sopra il 5% di rialzo a fine giornata, davanti a Bper e Bpm, entrambe ben oltre i 4 punti di guadagno, seguiti a breve distanza da Banco Popolare e Unicredit (che avrebbe definito la short list per la cartolarizzazione di 20 miliardi di euro di Npl e si appresterebbe a definire quella per la cessione di Pioneer Asset Management già nei prossimi giorni), con rialzi attorno al 3,65% a testa.

BUZZI UNICEM SFILA LA MAGLIA NERA A FCA – Qualche presa di profitto torna a far perdere quota al titolo Buzzi Unicem che sul finale supera al ribasso (-1,72% contro -0,78%) Fiat Chrysler Automobiles, su cui pesa il rischio di un fallimento di Takata, il produttore giapponese di airbag difettosi che hanno obbligato il produttore italiano (ma non solo) a richiamare numerose vetture dal 2015 a oggi e che in caso di fallimento potrebbe non rimborsare neanche in parte gli oneri sostenuti da Fca e dagli altri produttori d’auto. Sottotono, ma con perdite attorno o inferiori al mezzo punto percentuale, anche Atlantia, Terna Rete Elettrica Nazionale ed Enel.

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