Piazza Affari frena sul finale ma chiude in rialzo, trainata dai petroliferi

MILANO FRENA SUL FINALE MA RESTA POSITIVA – La borsa di Milano termina la giornata in rialzo, ma con gli indici lontani dai massimi intraday per lo scattare di alcune prese di profitto dopo il dato del Pil Usa che non genera particolari apprensioni sui tassi ma offre l’occasione di qualche ordine di vendita anche a Wall Street. Così a fine giornata il Ftse Mib segna +0,72%, il Ftse Italia All-Share recupera lo 0,46% e il Ftse Italia Star chiude in rosso dello 0,20%.

PETROLIFERI STAR DI GIORNATA – Tra le blue chip della borsa meneghina i migliori sono sin dall’avvio di giornata i titoli petroliferi, dopo la decisione dell’Opec di imporre per la prima volta da otto anni una riduzione del tetto alla produzione giornaliera degli aderenti al cartello. Così Tenaris chiude a +9,18%, Saipem recupera il 4,83% e Eni chiude a +4,78%, con gli analisti che prevedono che se i prezzi del greggio ritorneranno stabilmente attorno o sopra i 50 dollari al barile per il maxigiacimento di Kashagan sarà finalmente la volta buona per entrare in produzione.

STM E UBI BANCA CHIUDONO IN CALO – In luce anche A2A e Cnh Industrial, dopo che ieri Goldman Sachs ha alzato il target price a 9 euro per azione confermando il titolo nell’elenco delle azioni da comprare con convinzione. In affanno tra le maggiori capitalizzazioni di Piazza Affari Stmicroelectronics (-3,39%) e Ubi Banca (-2,83% mentre crescono le polemiche per l’aumento dei costi applicato alla clientela per finanziare i contributi al Fondo di risoluzione bancaria), ma anche Mps, Luxottica e Unipol perdono tutte ampiamente oltre il 2%.

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