Pioneer, 4 miliardi sul piatto

Si scalda la partita per rilevare il controllo di Pioneer, il gruppo di risparmio gestito controllato da Unicredit. Secondo quanto riportato da “Il Messaggero” di oggi il gruppo francese Amundi, guidato da Yves Perrier, ha presentato un’offerta cash di 4 miliardi di euro, frutto anche dell’incasso derivante dalla recente Ipo.

La cifra spiazza le altre proposte giunte finora, tutte non vincolanti, attorno ai 3 miliardi targate fra le altre Macquarie, Cdp-Poste-Anima oltre all’interesse manifestato da Assicurazioni Generali. Le offerte vincolanti dovrebbero ora giungere a Jp Morgan e Morgan Stanley, advisor di Unicredit, entro il 3 novembre per poter arrivare ad una decisione tale da consentire al ceo della banca Jean Pierre Mustier di servirla come “piatto forte” della presentazione del nuovo piano industriale di Unicredit, prevista per il 13 dicembre.

Ma è realistico pensare che Amundi-Pioneer abbia successo e che così il nuovo gruppo estero diventi il terzo operatore del risparmio gestito italiano? Le spinte istituzionali su Cdp-Poste-Anima sono forti, ma non si esclude nemmeno che Generali possa allearsi alla cordata italiana, ottenendo di inserire nel “pacchetto” anche l’operazione di aggregazione tra Banca Generali e Finecobank di Unicredit. In fondo Mustier e Philippe Donnet, ceo del Leone di Trieste, sono amici e compagni nell’hobby della caccia.

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