Sempre più italiani si informano online sui piani pensionistici individuali

PREVIDENZA INTEGRATIVA, CRESCE RICHIESTA INFORMAZIONI – Secondo un’analisi elaborata da Facile.it, nel mese di settembre 2016 le richieste di informazioni legate ai piani pensionistici individuali sono triplicate rispetto allo stesso mese del 2015. Già nel corso del primo trimestre dell’anno l’adesione ai Piani individuali pensionistici (Pip) di tipo assicurativo era cresciuta del 4,6% e le risorse destinate a questo genere di previdenza complementare erano aumentate del 7,6%, arrivando ad un numero complessivo di iscritti pari a 2,714 milioni e ad un totale del patrimonio accumulato di 21,6 miliardi di euro (dati Covip). Il maggiore interesse per i Pip è stato dimostrato dai dipendenti privati (53% del totale), seguiti dai liberi professionisti (23,5%) e dalle casalinghe (14%). Quasi il 10% delle richieste è invece legato a prodotti dedicati agli studenti, ovviamente richiesti dai genitori.

UN ESEMPIO DI RENDIMENTO – I Pip non hanno costi unici e definiti, ma variano in base al prodotto scelto, alla propensione al rischio del singolo sottoscrivente e al suo profilo anagrafico. Facile.it ha fatto una simulazione legata ad un lavoratore dipendente di 41 anni di età, 19 anni di anzianità lavorativa e un’età presunta di pensione pari a 66 anni (quindi con 25 anni di contribuzione integrativa). Quando questo lavoratore uscirà dal mondo del lavoro attivo, il suo reddito sarà calerà del 15% rispetto a prima: ipotizzando che nel corso dei 25 anni precedenti lui abbia versato ogni mese 100 euro, abbia scelto un piano equamente diviso fra gestione separata e fondo azionario e non abbia destinato al fondo alcuna quota del Tfr, riceverà ogni mese 144,5 euro.

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