Tentori (Axa IM): “Ottimisti sul Btp”

I titoli governativi non sono al vertice delle sue preferenze ma per Alessandro Tentori (nella foto), chief investment officer di Axa Investment Managers, i btp possono avere nel 2018 una sovraperformance rispetto al resto dei bond governativi europei. Il gestore ha maturato questa convinzione sostanzialmente per due ragioni: “innanzitutto”, dice Tentori, “i fondamentali economici dell’Italia sono in miglioramento e il nostro Paese non viene più percepito come un fattore di grande rischio per l’area Euro”. Inoltre, per Tentori non va sottovalutato un aspetto tecnico: “oggi soltanto una quota minoritaria dei titoli di stato italiani, poco più del 30%, è posseduta da investitori esteri, contro il 50% che si registra invece per il debito di altri paesi come la Spagna”.

Di conseguenza, secondo il gestore, molti investitori internazionali potrebbero tornare a posizionarsi in futuro sul debito italiano, visto che oggi ne hanno molto meno nel portafoglio rispetto al passato. Nonostante queste considerazioni, non va dimenticato che i bond governativi europei offrono interessi assai ridotti, la strategia più indicata nel settore obbligazionario, secondo Tentori, è dunque puntare su emissioni a rendimento più alto come i bond dei paesi emergenti e gli high yield, purché venga mantenuta una duration del portafoglio non troppo elevata, in modo da mitigare il rischio. Nel settore azionario, invece, i gestori di Axa IM oggi assegnano un sovrappeso all’equity europeo che è meno caro rispetto a quello statunitense, anche se sui mercati americani la riforma fiscale di Trump farà aumentare gli utili aziendali.

Un’avvertenza riguardo alle strategie di investimento attuabili nei mesi venturi arriva da Pietro Martorella, country head per l’Italia di Axa IM, che la scorsa settimana a Milano ha presentato l’outlook sul 2018 assieme a Tentori. “Il prossimo anno emergerà chiaramente l’opportunità per gli investitori di scegliere prodotti a gestione attiva”, dice Tentori, che sottolinea come tutte le asset class (dalle azioni ai bond) siano reduci da un ciclo performance molto positive. C’è dunque bisogno della perizia di un gestore per muoversi in questo scenario inedito dei mercati, piuttosto che scegliere strumenti finanziari a gestione passiva che replicano gli indici.

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