Esma, gli echi della nuova fiscalità Usa preoccupano l’Europa

In seguito alla firma della legge sui tagli fiscali e sull’occupazione degli Stati Uniti (entrata in vigore l’1 gennaio 2018, il cui elemento di maggior impatto è probabilmente il taglio della corporate tax dal 35% al 21%, unitamente alla riduzione sostanziosa della tassazione dei profitti generati all’estero dalle multinazionali statunitensi), il mondo economico si è trovato di fronte a uno scenario fiscale americano completamente rinnovato. A tal proposito l’autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) è venuta a conoscenza delle preoccupazioni espresse dagli emittenti dell’Ue per quanto alla contabilizzazione degli effetti della legge nei loro bilanci. Bilanci che devono seguire i principi contabili Ifrs (acronimo di International Financial Reporting Standards), tipicamente prudenziali, e che quindi richiedono particolare attenzione nella gestione di novità di tale portata.

Al fine di evitare il rischio di un’applicazione incoerente degli Ifrs nell’UE, l’Esma, tramite un’apposita nota sul proprio sito istituzionale, ha ricordato agli emittenti i loro obblighi ai sensi dello IAS 12 Imposte sul reddito. In base agli Ifrs non vi è alcun sollievo da questi requisiti, anche per affrontare circostanze in cui la legislazione complessa è sostanzialmente emanata poco prima della fine dell’anno.

Esma riconosce che una completa comprensione delle implicazioni della legge potrebbe richiedere del tempo, tuttavia si aspetta che gli emittenti dell’UE siano in grado di fare una stima ragionevole dell’impatto degli aspetti materiali della legge sulle loro imposte correnti e differite nel loro bilancio annuale 2017; allo stesso tempo per Esma riconosce che tali importi segnalati possono essere soggetti a un grado più elevato di incertezza nella stima rispetto al solito e che potrebbero essere necessari aggiustamenti della misurazione in periodi successivi.

Ad ogni modo l’autorità, insieme alle autorità nazionali competenti, monitorerà il livello di trasparenza che gli emittenti forniranno nei loro rendiconti finanziari in merito alla contabilizzazione degli effetti della legge e alle variazioni delle stime risultanti dalla sua attuazione.

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