Regolamento intermediari, Bufi (Anasf): “Soddisfatti a metà, ecco perché”

Le 124 pagine del nuovo Regolamento Intermediari, reso noto dalla Consob venerdì scorso, hanno chiesto una attenta analisi ai soggetti e alle relative associazioni di categoria coinvolte per comprendere appieno tutte le implicazioni delle nuove regole che danno forma finale alla Mifid 2 in Italia. Bluerating.com ha chiesto un punto di vista sulla grande novità normativa a chi come Maurizio Bufi (nella foto), presidente di Anasf, l’associazione di categoria dei consulenti, l’ha esaminata in profondità.

 Bufi, è soddisfatto del nuovo regolamento intermediari. Sono state recepite dalla Consob le istanze Anasf espresse nelle consultazioni?

Complessivamente il nostro giudizio è sospeso, in quanto i contenuti del nuovo Regolamento Intermediari richiedono qualche approfondimento, che chiederemo all’autorità di vigilanza. Ci sono alcune proposte che sono state recepite, mentre altre no. Rispetto al tema delle conoscenze e competenze, non è stata assegnata direttamente ad Anasf il requisito di associazione riconosciuta per la formazione dei consulenti finanziari, che avevamo espressamente chiesto, considerata l’esperienza maturata in questo campo. Tuttavia, la Consob ammette la possibilità che le associazioni dei consulenti e degli intermediari possano comunque certificarsi per offrire tale formazione. Con riferimento al previsto periodo di “praticantato” il nuovo Regolamento accoglie le richieste di Anasf di innalzare gli standard di professionalità del supervisore quale forma di tutela rafforzata per l’investitore che sarà così informato non solo del fatto che il professionista opera sotto supervisione, ma anche dell’identità e delle responsabilità del supervisore.

Dov’era ancora migliorabile a suo avviso il Regolamento?

L’Autorità non si è pronunciata espressamente sulla richiesta di Anasf di riconoscere al singolo consulente finanziario la libertà di strutturare il proprio percorso formativo rivolgendosi a iniziative di soggetti diversi dal proprio intermediario. Si è persa un’occasione importante per noi. Non è stata inoltre accolta la richiesta dell’Associazione di comprendere nel computo dei mesi necessari per conseguire il requisito di esperienza professionale, oltre al periodo svolto sotto supervisione, anche gli eventuali mesi già svolti nel corso di tirocini universitari, cosa che avrebbe favorito il ricambio generazionale.

 Relativamente all’Albo OCF quali valutazioni può fare alla luce del nuovo sistema regolamentare? 

Per quanto riguarda l’Albo unico dei consulenti sono stati confermati sia l’impianto complessivo volto alla parità di regole tra tutte le figure consulenziali, sia le regole di rappresentatività delle associazioni di categoria, che rispondono all’obiettivo generale, sostenuto dall’Associazione, di favorire la stabilità degli assetti di governance di OCF, a garanzia del corretto svolgimento delle funzioni e di tutela degli investitori. Per i consulenti finanziari abilitati la revisione del Regolamento Intermediari ha altresì rappresentato l’occasione per tenere conto dell’esperienza applicativa maturata negli anni, nonché per chiarire l’applicazione di alcune regole. Nello specifico sono state arricchite le informazioni da pubblicare sull’Albo nella scheda di ogni consulente finanziario ed è stata, tra le altre cose, riconosciuta ai consulenti finanziari la possibilità di conservare in forma digitalizzata la documentazione sulla propria attività.

 

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