Lyxor lancia il primo Etf Pir obbligazionario puro

Lyxor lancia un Etf Pir obbligazionario puro in Italia, in un contesto in cui gli investimenti PIR continuano a guadagnare terreno. Circa 11 miliardi di euro raccolti in un solo anno secondo dati del Mef, pari a oltre il 10% della raccolta netta dell’intera industria del risparmio gestito in Italia, oltre 70 strumenti “Pir” tra fondi comuni, ETF e polizze assicurative unit linked a disposizione degli investitori. Il bilancio dei Pir, i Piani individuali di risparmio nati per attirare capitali verso le Pmiitaliane e finanziare quindi i loro progetti di sviluppo, poggia su numeri che confermano un successo indiscutibile, soprattutto alla luce delle stime iniziali che parlavano di circa 2 miliardi di raccolta.

Le caratteristiche.  A oggi, l’offerta di strumenti Pir è chiaramente concentrata su prodotti azionari e bilanciati, nonostante l’interesse storicamente forte per l’asset class obbligazionaria in Italia. Per colmare tale lacuna e soddisfare le esigenze degli investitori, il prossimo 26 febbraio Lyxor quota su Borsa Italiana il primo Etf PIR ObbligazionarioLyxor Italia Bond Pir Ucits Etf (Bloomberg: PIRB IM) (ISIN: LU1745467461). Il nuovo Etf ha la particolarità di investire in un portafoglio obbligazionario (l’esposizione azionaria è nulla), con una modified duration media quasi nulla (0,4) per limitare l’esposizione al rischio di rialzo dei tassi.  L’Etf ha un costo totale annuo di 0,49% ed investe per il 25% in obbligazioni di società a piccola e media capitalizzazione italiane e di Ue/ See (con stabile organizzazione in Italia), per il 50% in obbligazioni di società ad elevata capitalizzazione italiane e di Ue / See (con stabile organizzazione in Italia) e per il 25% in titoli di Stato dell’Eurozona.

Prodotto che fa gola ai fund buyer. Lo strumento si rivolge in particolare agli intermediari che stanno realizzando soluzioni Pir per la loro clientela privata come per esempio fondi comuni, unit linked assicurative, gestioni patrimoniali e depositi titoli. Inoltre le linee guida del Mef dello scorso ottobre hanno confermato la possibilità di movimentare gli investimenti all’interno del Pir e al riguardo la gamma di Etf Pir di Lyxor consente di variare la composizione del portafoglio Pir spaziando tra azionario blue chips e mid cap (Lyxor Italia Equity Pir Ucits Etf), azionario mid cap (Lyxor Ftse Italia Mid Cap Pir Ucits Etf) e obbligazionario (il nuovo Lyxor Italia Bond Pir Ucits Etf).Gli investitori privati che acquistano direttamente l’Etf, al fine di godere dei benefici fiscali della normativa Pir, devono detenere l’Etf continuativamente per almeno 5 anni presso un apposito Deposito Titoli Pir. Lo strumento conferma la forte capacità di innovazione e lo spirito pionieristico di Lyxor, già molto attiva nel campo degli investimenti PIR con il lancio dei primi due ETF azionari.

 Pir e unit linked, la santa alleanza. Marcello Chelli (nella foto), referente per i Lyxor Etf in Italia, commenta: “Questo Etf si rivolge a gestori e investitori che, a fronte di un contesto di mercato mutato, non desiderano esporsi né al rischio azionario né al rischio di rialzo dei tassi. In particolare, dopo un 2017 dominato dall’offerta dei Fondi PIR, ci attendiamo che il 2018 sia l’anno delle unit Linked Pir, che dovrebbero beneficiare della semplicità di utilizzo degli Etf Pir”. “Ho una visione molto positiva per l’industria degli Etf e per Lyxor nel 2018” – aggiunge Chelli, che conclude: “L’attenzione sui costi posta dalla Mifid 2 indurrà a realizzare soluzioni di investimento sempre più basate su strumenti a basso costo come gli Etf”.

 

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