Il Governo è cambiato: basta con lo scontro

Dopo un anno che li ha visti oggetto di diversi disegni di legge e nuove incombenze amministrative e non, gli agenti immobiliari vorrebbero tirare un po’ il fiato. E auspicano per voce delle associazioni di categoria che li rappresentano (ANAMA, FIAIP e FIMAA) che il nuovo esecutivo non compia delle azioni “forti” nei loro riguardi, senza dialogo e confronti.

«Ci siamo assunti degli impegni specifici che porteremo avanti» afferma Franco Arosio, presidente della Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali.

La Federazione aderente a Confindustria e Confedilizia ha stilato un manifesto programmatico che già in campagna elettorale ha presentato a tutti gli schieramenti, contenente tutte le richieste della associazione. «In primis abbiamo proposto il mantenimento del ruolo istituito presso le Camere di Commercio e la conservazione della legge 39/89 con il ripristino della Commissione Camerale Consultiva nonché la reintroduzione della rappresentanza di categoria degli agenti immobiliari nella Commissione esaminatrice» continua Arosio.

Sempre in ambito formativo e di certificazione Fiaip ha proposto anche l’eliminazione del vecchio praticantato e la sostituzione con un praticantato professionalizzante e un esame finale.

Idee condivise anche da Paolo Bellini, presidente di ANAMA «Il ritorno degli operatori nelle commissioni ruolo e d’esami si rende ineluttabile se si vuole riprendere un cammino di crescita e di confronto costruttivo tra la categoria e le istituzioni» auspica il presidente. «Speriamo in una lotta efficace all’abusivismo per evitare di scontare i disastri che “finti professionisti” provocano grazie alle loro gesta truffaldine e incontrollate».

Ma l’associazione dei mediatori e agenti d’affari ha compiuto un salto ulteriore. Si sta facendo promotrice presso le istituzioni di una nuova proposta di legge. «Abbiamo istituito una commissione di lavoro per una nuova proposta di legge» racconta Bellini. «Come preannunciato l’Anama Nazionale ha convocato a Roma la commissione di lavoro per l’elaborazione della nuova proposta di legge che disegni la figura dell’agente immobiliare del futuro. La commissione composta da 15 membri ha al suo interno tre avvocati, dieci imprenditori, alcuni dei quali in rappresentanza dei più importanti gruppi organizzati nazionali e due funzionari di settore». Anche se all’interno dell’associazione aderente a Confesercenti ci sono due diverse correnti di pensiero.

Chi preferirebbe l’accesso al ruolo con un diploma, inaugurando una nuova era per gli agenti immobiliari, che siano sempre più professionisti e consulenti. E chi preferisce invece che il ruolo dell’agente sia più legato a logiche commerciali e lo veda quindi essere ancora protagonista di un’impresa.

Al di là delle diverse correnti di pensiero l’interesse principale non è quello di creare un ordine professionale o un albo. Ma ridare finalmente legittimità alla professione. «L’obiettivo è quello di dire basta all’improvvisazione degli operatori per i quali bisogna puntare a una formazione continua e certificata; basta ai conflitti di competenza tra i vari enti di riferimento, Camere di Commercio in testa» continua Bellini.

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