La Cina in primo piano

Ci sono notizie che pur essendo note, sono poco pubblicizzate e non mancano di lasciare il segno quando vengono portate in primo piano. Ieri Adriano Màdaro, giornalista, scrittore e uno dei massimi esperti mondiali di Cina, intervenendo a Lugano al convegno “Il secolo asiatico : la Cina verso l’occidente” ha ribadito che “I cinesi oggi sono i primi clienti dell’Arabia Saudita nei prodotti petroliferi surclassando gli americani” e che i rapporti tra la Cina e i paesi arabi stanno diventando sempre più stretti.

In questo contesto, le dichiarazioni di ieri del ministro algerino dell’energia e presidente dell’Opec, Chakib Khelil che precisa : “Per il momento l’offerta e’ superiore alla domanda, esiste un eccesso nella produzione di 500 mila barili al giorno” ed “E’ quindi escluso un aumento della produzione”, possono venire lette come una presa di distanza dalla politica economica e di influenza militare americana.

La dose viene rincarata con le dichiarazioni del presidente dell’Opec quando dice che “Non e’ il mercato ad influenzare attualmente il prezzo del greggio”, ma “la crisi in corso negli Stati Uniti che ha portato alla discesa del dollaro”, “le minacce contro l’Iran”, oltre alla “speculazione che non e’ da escludere”.

Proprio oggi Cina e Taiwan hanno firmato a Pechino un accordo di portata storica, che per la prima volta stabilisce regolari collegamenti aerei tra l’isola e il continente, e che apre Taiwan al turismo di massa dalla Cina, consentendo l’accesso a tremila turisti cinesi al giorno.

Premesso che Taiwan si autogoverna dal 1949 e che Pechino continua a rivendicarla come parte irrinunciabile del proprio territorio, risulta ormai evidente che gli americani dovranno fare l’ennesimo passo indietro, dato che non potranno impiegare le portaerei in aiuto a Taiwan per fermare “l’invasione” dei cinesi.  

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