Seduta di ieri positiva per Wall Street che, dopo un avvio incerto riesce ad accelerare nella seconda metà della seduta. A dare slancio al listino, ma al contempo anche ad affossare il settore petrolifero, ci ha pensato il robusto ribasso del prezzo del petrolio, arrivato a perdere 10 dollari dai massimi storici in sole 3 sedute.
In recupero tecnologici e finanziari dopo che Bernanke ha affermato che la Fed potrebbe aumentare il livello dei prestiti d’emergenza per le banche in difficoltà. Positivi i risultati di Alcoa che ha messo a segno un rialzo del 5% nell’aftermarket.
Il tutto si riassume con un rialzo dell’indice S&P 500 dell’1,71% e del Nasdaq Composite del 2,28%.
Positivo anche il Nikkei 225 che chiude la seduta a +0,15 perdendo sul finale quasi tutti i guadagni messi a segno durante la giornata a causa della notizia di un test missilistico iraniano che confermerebbe l’ipotesi che la teocrazia mediorientale sia in possesso di un vettore idoneo a colpire Israele.
Il future sull’indice Eurostoxx 50 segna alle 9 un incremento dello 0,8%
Laterali i mercati obbligazionari che faticano a realizzare nuovi massimi. Il bund si trova in area 112.
Dollaro USA sui valori di ieri a 1,57, mentre lo Yen prova a tornare verso i massimi storici riportandosi sino a 168,70.
Attenzione su Fiat dopo l’annuncio da parte di BMW di un importante accordo commerciale e industriale con il gruppo torinese.
Ufficializzate inoltre le dimissioni di Viola, direttore generale di Popolare Milano.