Quando è il Guru a sbagliare

La frase “quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare” poco si accosta all’attuale momento di crisi della finanza globale.

Il piccolo investitore, frustrato perché non ha saputo prevedere l’inizio di un trend negativo e non ha venduto le proprie azioni in tempo utile,  si accompagna  a coloro che sono entrati nel mercato dopo lo scoppio della crisi (sperando in soldi facili sulla ripresa delle Borse) è rimasto anch’esso deluso (e frustrato).
I risultati di alcuni dei migliori gestori del pianeta negli ultimi 6 e 12 mesi.
La frustrazione più atroce che pervade da sempre il piccolo investitore, è quella che gestori, finanzieri, grandi personaggi della finanza, siano riusciti nel medesimo periodo di tempo a mettere a segno guadagni incredibili accumulando fortune faraoniche.

Bene, questo accadeva prima. Prima dell’inizio di quest’ultima bolla, della bolle delle bolle, della goccia che forse cambierà per sempre il modo di fare soldi sui mercati finanziari.

Confortante in questo senso scorrere la lista dei risultati ei grandi gestori, pubblicata di recente da un sito specializzato sul mondo della finanza più spinta, quella che fa della ricerca dell’alpha un credo e uno stile di vita.

Quello che si evince dalla lunga lista di nomi riportati nell’elenco è: primo, che dal maggio dello scorso anno (identificabile con il punto di massimo raggiunto dai mercati di tutto il mondo e l’inizio della discesa) nessuno è più riuscito a guadagnare un soldo.

Secondo, che anche i migliori gestori al mondo “i duri”, quelli che per anni hanno registrato performance a due cifre e guadagnato centinaia di milioni di dollari, ora sono sul fondo, schiacciati da perdite abissali.

Sapere che Eddie Lampart, uno dei più brillanti hedge fund manager del pianeta, è in rosso del 33,94% negli ultimi 12 mesi suona quasi confortante.

Se aggiungiamo che tra i ‘perdenti’ della stagione 2007-08 ci sono anche gli ultra esperti George Soros e Warren Buffett, anche l’ultimo degli investitori fai da te può dormire sogni tranquilli, sapendo che il ‘gioco’ della Borsa è diventato difficile anche per i professionisti più duri.

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