Dopo la sbornia arriva l'Hangover

Tutto come da copione. Merrill Lynch chiude il secondo trimestre dell’anno in perdita e procede con il piano di dismissioni per rafforzare il bilancio.

La terza banca d’affari degli Stati Uniti ha chiuso il secondo trimestre con una perdita di 4,89 miliardi di dollari rispetto un utile di 2,07 miliardi nel 2007, mettendo a segno così il quarto trimestre consecutivo in rosso.

A pesare sui risultati del periodo: 9,4 miliardi di svalutazioni (in dettaglio la banca ha svalutato 3,5 miliardi per esposizioni sui CDOs, 2,9 miliardi per la copertura (hedging), 1,7 miliardi su un portafoglio di investimento e 1,3 miliardi per i mutui residenziali).

Con questo ultimo fardello, ML  ha portato le svalutazioni da inizio crisi a 40 miliardi di dollari e perdite per 19,2 miliardi di dollari.

Vendesi

Per fare fronte all’emergenza, il Ceo del gruppo John Thain, ha deciso per una rapida cessione di asset core e non core. Ieri il gruppo ha infatti ceduto il 20% detenuto nella società di informazione finanziaria, Bloomberg, per 4,43 miliardi di dollari. Sempre durante la presentazione dei risultati, Thain ha annunciato la cessione di Financial Data Service, divisione che fa parte delle attività di brokerage di Merrill Lynch,  ceduta per 3,5 miliardi di dollari.

Ma la svendita non finisce qui. Thain nei giorni scorsi ha considerato anche la cessione del 49,5% detenuto nell’asset manager BlackRock, notizia poi smentita dallo stesso Ceo che ha detto che quella nel fund manager è “una partecipazione strategica e incedibile”.

Debito più caro

Ad appesantire ulteriormente la situazione è intervenuta anche Moody’s, società di rating che ha ridotto il giudizio di lungo periodo sul debito di ML e lo ha portato ad A2 (il sesto giudizio sulla scala dell’agenzia).

Secondo la nota a margine del taglio, Moodys’ ha spiegato che  “la strategia del management di cedere asset o raccogliere nuovi mezzi attraverso l’emissione di nuovi titoli, sarà sempre più ardua da percorre a causa delle difficili condizioni di mercato”.

Il taglio di giudizio sul debito di Merrill Lynch avrà l’effetto immediato di far schizzare i collaterali legati al debito della banca, che sarà così costretta a pagare maggiori interessi.

Non solo asset

Merrill Lynch infine ha deciso di dare un taglio anche alla forza lavoro, riducendo l’organico di 4.200 unità. Dopo questa manovra, che secondo il manager dovrebbe essere l’ultima, l’organico stabile della banca d’affari si attesta sui 60.000 dipendenti.

Oggi sarà la volta di Citigroup che molto probabilmente seguirà le orme di Merrill Lynch nella gara delle svalutazioni…

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