Mercato immobiliare e l’Economia Usa

BFC: Qual è lo stato di salute del mercato immobiliare statunitense?

CK: Le indicazioni che arrivano sul fronte del mercato immobiliare continuano a tenere sotto scacco i mercati; gli analisti infatti sono divisi tra coloro che credono che il peggio sia passato e chi no. Si potrebbe fare un parallelismo con il mercato del petrolio, dove alcuni analisti sono preoccupati nel vedere una mancanza di “riduzione della domanda” come una delle ragioni per il continuo apprezzamento del greggio. Rimaniamo comunque moderatamente positivi sui problemi del mercato immobiliare anche se per vedere un’inversione di tendenza vera e propria bisognerà aspettare anni.

BFC: Cosa dicono gli ultimi dati sulle unità abitative?


CK:
L’attività immobiliare continua a rimanere molto bassa, sotto il milione di abitazioni all’anno (dato che non considera i cambiamenti nel metodo di calcolo relativi a NYC). Tale numero è ampiamente sotto le stime relative ai cambiamenti demografici. Allo stesso tempo, l’aumento delle richieste di sfratto e di vendite lampo (operazioni in cui la persona che ha in carico il mutuo non riesce a pagarlo, creando una perdita per la banca) sono da considerarsi positivamente . Esistono infatti diversi milioni di abitazioni i cui proprietari non possono far fronte alla rata mensile del mutuo e presto o tardi queste abitazioni verranno vendute ad un prezzo molto al di sotto di quello di mercato. Tutti vorremmo che gli Stati Uniti non si trovassero in questa situazione e che i proprietari riuscissero a onorare i propri impegni con le banche; invece, crediamo, ci sarà un lungo periodo dove alcune persone saranno costrette a vendere la propria casa (o a perderla) mentre altre continueranno a comprare ma a prezzi più bassi.

Quando torneranno alla normalità le cose?

Ci sono voluti anni per creare tante (troppe) unità abitative e quindi inflazionare i prezzi; così ci vorranno molti anni per assorbire questo surplus e portare i prezzi alla normalità. Ogni notizia riguardante questi aggiustamenti sono da considerarsi positive comunque.

Presidenziali Usa

BFC: Come vede la posizione di Obama a pochi mesi dalle elezioni?

CK: In quello che dovrebbe essere un anno tutto Democratico, il senatore Barack Obama continua a ‘sottoperformare’. Il Senatore infatti ha tutte le carte per aggiudicarsi la corsa alla Casa Bianca ma il suo margine sui Repubblicani è sempre più sottile. Dopo l’investitura ufficiale, Obama era al 46% delle preferenze nei sondaggi, mentre normalmente i Democratici (anche quelli che hanno perso in Novembre) dovrebbero essere più avanti a questo punto.

BFC: Quali sono gli errori commessi dal candidato democratico?

CK: Tre problemi a mio modo di vedere: il lungo ‘conflitto’ alle primarie con la Clinton e il successivo spostamento di Obama verso il centro gli hanno precluso molti voti. Obama infatti ha condotto la propria campagna andando contro i vecchi schemi della politica mentre ora sembra tornare sui suoi passi, cambiando spesso opinione su alcuni punti chiave per gli elettori.

Il caro petrolio è diventato un tema spinoso per gli americani e Obama si è dichiarato contrario a nuove trivellazioni (al largo delle coste del paese): una decisione che non è piaciuta a molti elettori.

In ultimo, anche tra i media Obama sembra aver perso parte del suo appeal: Il senatore Mc Cain è infatti un candidato ‘debole’ che in aggiunta continua a commettere passi falsi, ma Obama sembra offrirgli buone chance per la vittoria finale.

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