Mercati Asiatici : E’ tempo di riforme

Lette così, paiono le solite parole di circostanza, ma poi, quando il presidente dichiara che “Continueremo a perseguire riforme complessive comprese le riforme del sistema politico” allora dobbiamo renderci conto che c’è qualcosa di più che bolle in pentola e che un cambiamento sostanziale è alle porte.

Con gli Stati Uniti abituati a dover fare i conti con un governo, quello cinese, ritenuto dagli occidentali non propriamente democratico, i rapporti sino ad ora sono stati sostanzialmente codificati e dunque prevedibili. Ma cosa succederebbe se la Cina post olimpica si proponesse come catalizzatore per la realizzazione di una regione asiatica unita sul modello dell’Unione Europea ? Il viaggio del presidente americano George W. Bush, partito ieri dalla base aerea di Andrews per un viaggio di una settimana che lo porterà in Corea del Sud, Thailandia e infine a Pechino per l’apertura dei Giochi Olimpici assumerebbe decisamente un significato differente.

Per George W. Bush c’e’ un recente incidente diplomatico da sbrogliare, visto che Washington si è inserita in un disputa tra Corea del Sud e Giappone sulle isole Dokdo, facendo irritare Seul. Ma c’e’ soprattutto una vetrina che lo aspetta in Thailandia, dove pronuncerà un discorso sul futuro dei rapporti tra Usa e Asia che anticiperà quello che ha intenzione di pronunciare domenica prossima a Pechino, dopo essersi recato in una chiesa, in cui chiederà un maggior rispetto dei diritti civili e delle libertà religiose in Cina.

La doverosa condanna per l’attentato contro poliziotti cinesi che ha fatto 16 morti a Xinjiang nell’ovest musulmano della Cina, per voce del il portavoce del Dipartimento di Stato Gonzalo Galegos, nel frattempo è arrivata : “Condanniamo vigorosamente gli atti di violenza come l’attentato del 4 agosto a Kashgar”, ha dichiarato il portavoce, che si e’ astenuto dal dichiarare “terroristico” l’attacco come hanno fatto invece le autorità cinesi che hanno attribuito l’azione alla etnia uigura.

Per intanto, con un Presidente a fine mandato, l’obiettivo che l’amministrazione Bush spera di raggiungere nella regione riguarda la verifica che la Corea del Nord non abbia ceduto tecnologia o materiali nucleari ad altri paesi. George W. Bush pare sia pronto a compiere un gesto ad effetto che potrebbe avvenire già al termine del viaggio asiatico : La rimozione della Corea del Nord dalla lista dei paesi sponsor del terrorismo.

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