Governo Americano, finiti gli aiuti a Fannie Mae e Freddie Mac

Chiusura di settimana all’insegna degli acquisti, le principali piazze finanziarie hanno terminato la settimana in guadagno. Nel vecchio continente l’EuroStoxx ha guadagnato il +0,33%. Meglio Wall Street, con il Dow Jones che a fine seduta registrava un +2,65%.

Seduta di guadagni anche per il comparto finanza, il BlueIndex, indice dei titoli del risparmio gestito, ha chiuso a +2,66%. Positivi anche il dato settimanale e quello mensile, rispettivamente a +4,48% e +14,03%. Tra i titoli in evidenza [s]Legg Mason[/s] +7,74%, [s]Natixis[/s] +7,70% [s]Schroders[/s] +6,36% e [s]Morgan Stanley[/s] +5,57%. Negativa la giornata per Henderson -3,38%, [s]Man Group[/s] -2,43% e [s]Julius Baer[/s] -1,4%.

Acquisti spinti dall’ulteriore ribasso del petrolio, l’oro nero ha visto infatti un’altra giornata di perdite, con il Futures sul Brent che ha chiusura delle contrattazioni prezzava a 113,33 dollari al barile. Il petrolio nelle ultime settimane è diventato una, o meglio, la variabile decisionale per le borse. Il rischio inflazione, come detto dalla Fed ed dalla BCE, dipende fortemente dall’oro nero, quindi un lento deprezzamento del re delle commodity può portare il mercato a presupporre una lenta riduzione dell’inflazione. Variabile, questa ultima, di fondamentale importanza nell’attuale contesto economico mondiale.

L’apertura di settimana però non si prospetta delle migliori, a mercati chiusi, il ministro del tesoro USA, Henry Paulson, ha fatto sapere che non ci sono più piani di salvataggio per le società Fannie Mae e Freddie Mac. In poche parole anche il governo americano non ha più intenzione di appoggiare i due istituti, che con gli ultimi dati hanno dimostrato di essere ora mai vicini al fallimento. Probabilmente la strategia del governo americano è di attesa, le elezioni si avvicinano e probabilmente le strategie di ripresa verranno cambiate drasticamente dal nuovo inquilino della casa bianca.
Il problema è che i candidati, fino ad adesso, hanno dimostrato di essere solo dei bravi showman, hanno affrontato le elezioni alla maniera di Nixon, cercando cioè di smantellare il proprio avversario. Solo che non sono ne Nixon e nemmeno Kennedy e da quello che dicono a Wall Street si prospetta un autunno di fuoco. Speriamo che già prima delle elezioni non facciano saltare due tra i più grandi istituti di mutui americani.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche borse (xetra) 113,18 EUR +0,63%
American Express Nyse 37,81 USD +3,87%
Anima Borsa Italiana 1,32 EUR +0,76%
Axa Euronext 22,24 USD +4,12%
Azimut Borsa Italiana 5,7 EUR +1,84%
Banca Generali Borsa Italiana 4,76 EUR +0,38%
Bank of NY Mellon Nyse 37,45 USD +4,08%
Barclays Lse 28,68 USD +0,59%
BlackRock Nyse 222,63 USD +2,50%
BNP BNP 64,395 EUR -0,41%
Citigroup Inc Nyse 19,39 USD +4,98%
Credit Agricole Euronext 14,67 EUR -1,27%
Credit Suisse Group Swiss Market Exchange 54,75 CHF -0,18%
Deutsche Bank Deutsche borse (xetra) 63,45 EUR +2,33%
Dexia Euronext 9,22 EUR +2,44%
Fortis Euronext 9,43 EUR +1,50%
FT Inv. Nyse 104,49 USD +4,31%
Goldman Sachs Nyse 175,95 USD +2,10%
Henderson Lse 121,25 GBp -3,38%
HSBC Investments Lse 858,5 GBp +1,89%
ING Euronext 22,4 EUR +0,26%
IntesaSanpaolo Borsa Italiana 3,84 EUR -0,36%
Invesco Nyse 25 USD +4,73%
Janus Capital Group Nyse 26,62 USD +2,34%
Jp Morgan Nyse 41,07 USD +3,16%
Julius Baer Swiss Market Exchange 70,5 CHF -1,4%
Legg Mason Nyse 42,29 USD +7,74%
Man Group Lse 540 GBp -2,43%
Mediobanca Borsa Italiana 9,56 EUR -0,92%
Mediolanum Borsa Italiana 2,9775 EUR -0,78%
Morgan Stanley Nyse 45,04 USD +5,57%
Montepaschi Siena Borsa Italiana 1,915 EUR -0,67%
Natixis Euronext 6,15 EUR +7,70%
Nordea bank Omxnordicexchange 93,3 SEK +0,97%
Raiffeisen Wiener Borse 84 EUR -1,86%
Schroders Lse 1070 GBp +6,36%
Skandia (Old Mutual) Lse 95,9 GBp +1,16%
State Street Nyse 71,64 USD +2,31%
Ubs Swiss Market Exchange 22 CHF +1,2%
Unicredit Borsa Italiana 3,93 EUR -1,58%

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