Borse travolte dalle vendite

Il vento negativo della mattinata è divenuto tempesta a metà giornata, quando le vendite dei finanziari statunitensi in pre apertura hanno cominciato a farsi preoccupanti…quel che resta di Lehman Brothers è stato venduto fino a 3,9$ nel pre-market (-49%) e anche altre istituzioni blasonate si sono accodate (Merril Lynch -15% Washington Mutual -17%).
 
Piove sul bagnato con i dati macroeconomici, se i Jobless Claims restano invariati ed i prezzi di importazione statunitensi correggono pesantemente (-3.4% contro -1.8 atteso e 1.4 precedente) denotando minori pressioni inflattive è la bilancia commerciale USA a far piangere passando da -56.8 billion$ a -62.2
 
Al momento la situazione si è stabilizzata poco lontano dai minimi di giornata
 

 

DJ€STOXX     3188     –1.54%

 

DAX              6104     –1.80%

 

S&P500        1215.6   –1.43%

S&PMIB         27695  –1.53%
 
Difficile trovare qualcosa di positivo se si eccettua il settore energetico ( Eni Total Gas de France–Suez +0.3% ) e quello delle materie prime (resiste Arcelor mittal a +0.6%) mentre i veri danni si vedono esaminando gli indici finanziario ed assicurativo (niente di nuovo ma le performance sono peggiorate).


Qualcosa di positivo dagli states potrebbe venire da Apple e dai tecnologici
 
I cambi dopo aver visto un ulteriore indebolimento dell’euro si sono ristabilizzati a mezza via 1.393 $/€ 0.795 £ e 148,3 YEN e il petrolio a 101.4$ a barile nonostante la chiusura preventiva di alcuni impianti in texas per l’avvicinamento dell’uragano Ike.
 
La situazione peggiore ha fatto schizzare il bund a 115,11 con steepening violento della curva ed ulteriore estremizzazione dei valori periferici dello spread (ossia ciò che ormai succede ogni giorno).

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