A Wall Street importa poco di Lehman, anzi niente…

Sono settimane, anzi mesi, che trepidiamo per la sorte di [s]Lehman Brothers[/s], dopo aver seguito il quasi-fallimento di [s]Bear Sterns[/s] e all’ombra del quasi-crollo di Fannie e Freddie, gli allegri compari della finanza USA…

Sarà perchè Lehman è una delle realtà finanziarie più antiche di Wall Street, oltre 150 anni di vita; sarà perchè siamo dei sentimentali e sapere che ci sono 25.000 persone che rischiano il posto di lavoro ci dispiace; sarà più egoisticamente che ogni nuovo crollo rischia di affossare i mercati già pericolanti e con essi i nostri risparmi…

Per fortuna Evan Newmark, noto autore e bloggers del Wall Street Journal, ci rassicura: a Wall Street di Lehman non importa quasi niente.
Il destino di Lehman non è in grado di influenzare il mercato, perchè a parte la lunga storia e i 25.000 impiegati, Lehman è un pesce molto piccolo nel mercato finanziario mondiale, con una capitalizzazione di borsa di soli 5 miliardi di dollari.

Nella sola Russia ci sono molte persone più ricche…

Lehman ha una buona reputazione nel corporate finance e la sua divisione di asset management [s]Neuberger Berman[/s] non è male, ma è soprattutto una società di trading di obbligazioni, e i 50 miliardi di dollari di titoli invendibili che si trova “sul groppone” non sono una gran referenza da questo punto di vista…
Non a caso tutti i piani strategici di rilancio rimangono per ora sulla carta e nessun investitore si fa avanti se non per prendersi Neuberger Berman, a prezzi di saldo possibilmente.

I soldi per i salvataggi di stato, molto in voga oggi alla faccia del mito del libero mercato, stanno finendo, e Lehman è troppo piccola rispetto a Fannie e Freddie (e non ha nemmeno un nickname buffo…). E nella Top Ten delle banche USA di investimento globale è solo nona, è in crisi da molto tempo e il sistema gli ha già preso le misure e l’ha “sterilizzata”…

Nell’economia USA e globale ci sono altri elementi più importanti da considerare: il volume di affari di FedEx, ad esempio, o le prospettive della Walt Disney.

Se Evan Newmark nei prossimi giorni scriverà un articolo analogo su Fannie e Freddie ci sentiremo molto più sollevati, e ve lo faremo sapere

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