Il giorno del giudizio

C’e’ la Fed che aumenta a 200 miliardi di dollari l’ammontare delle le aste di rifinanziamento con cui presta alle banche titoli di stato americani in cambio di titoli del credito strutturato e che amplia la gamma di garanzie accettate a fronte di prestiti per le banche di investimento.

C’e’ la creazione di un consorzio formato da dieci banche, dove ogni banca verserà nel fondo 7 miliardi di dollari e che darà vita a un fondo da 70 miliardi di dollari per assicurare liquidità al consorzio stesso ( Del consorzio fanno parte Bank of America, Ubs, Barclays, Citibank, Merrill Lynch, JpMorgan, Goldman Sachs e Deutsche Bank, Morgan Stanley e Credit Suisse)

C’e preoccupazione per il fatto che gli istituti hanno annunciato che intendono usufruire dei fondi già dalla prossima settimana.

C’e’ Aig, il colosso assicurativo che sta cercando di evitare il downgrade da parte delle agenzie di rating e che vorrebbe ottenere dalla Fed un prestito ponte di 40 miliardi di dollari dopo aver rifiutato un’iniezione di capitale da parte di società di private equity, che con i fondi immessi avrebbe ottenuto il controllo della stessa Aig.

C’è il presidente della Fed, Ben “elicottero” Bernanke che dichiara che “Le misure annunciate oggi puntano a mitigare potenziali rischi per il mercato. Restiamo in contatto con le autorità di regolamentazione americane e internazionali, con le banche centrali e le altre autorità di supervisione per monitorare e condividere informazioni sulle condizioni dei mercati”

Sembra quel medico che alla fine dell’operazione dichiara “L’operazione è riuscita, ma il paziente è morto”.

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