La Fed salva in extremis AIG

Giornata segnata ancora dalle vendite sulle piazze finanziarie del vecchio continente, con lo SMI svizzero che perde il -3,20%, seguito dal S&P MIB, che a piazza finanziaria a chiusura delle contrattazioni perde il -2,91%. Leggermente meglio nelle altre borse Europee, con il CAC40 a -1,96%, DAX a -1,63% e la borsa iberica che con l’IBEX35 chiude a -0,59%.

Colpito ancora il settore finanza, con il BlueIndex che con la chiusura di Wall Street chiude la giornata segnando il -1,87%, con i titoli bancari statunitensi che recuperano in chiusura, portando il DowJones ha  +1,30%.

Seduta intensa quella del 16 settembre: se da un lato è stata una giornata che ha scontato ancora il lunedì nero, dall’altra è stata interessata dalla decisione della FED e dal caso AIG.

La Federal Reserve ha fatto sapere, attraverso il suo numero uno Bernanke e in un comunicato di poche righe dal tono simile a quello della BCE, di non voler toccare i tassi di interesse . Nel FOMC statement sono comparse le solite frasi: ripresa, politica monetaria ed inflazione, nulla però a riguardo al caso Lehman e all’attuale situazione degli istituti finanziari di Wall Street.

Tuttavia la FED, che si è sempre schierata a difesa delle banche statunitensi, in tarda notte ha confermato la sua strategia.

Alle 3 di notte ora italiana, la Fed, con il pieno sostegno del Dipartimento del Tesoro, ha autorizzato la Federal Reserve Bank di New York a dare fino a 85 miliardi di dollari per la American International Group (AIG).  La FED ha spiegato che tale manovra è stata effettuata con lo scopo di fornire una linea di liquidità per permettere ad AIG di soddisfare i suoi obblighi. Inoltre tale prestito permetterà al colosso assicurativo di avviare un processo di vendita di alcune delle sue imprese ed aree strategiche. Dopo Merrill Lynch, Fannie Mae e Freddie Mac, anche AIG rientra tra le società salvate dalle autorità americane.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche borse (xetra) 99 EUR -3,48%
American Express Nyse 36,07 USD +1,66%
Anima Borsa Italiana 1,175 EUR -0,93%
Axa Euronext 19,765 USD -2,89%
Azimut Borsa Italiana 5,47 EUR -4,67%
Banca Generali Borsa Italiana 5,47 EUR -4,67%
Bank of NY Mellon Nyse 37,74 USD +3,22%
Barclays Lse 23,16 USD +7,82%
BlackRock Nyse 212,08 USD +5,51%
BNP BNP 58,09 EUR -3,05%
Citigroup Inc Nyse 15,75 USD +3,34%
Credit Agricole Euronext 12,08 EUR -5,18%
Credit Suisse Group Swiss Market Exchange 47,18 CHF -4,69%
Deutsche Bank Deutsche borse (xetra) 52,09 EUR -2,17%
Dexia Euronext 8,721 EUR -8,47%
Fortis Euronext 7,39 EUR -11,4%
FT Inv. Nyse 94,76 USD +6,11%
Goldman Sachs Nyse 133,01 USD -1,83%
Henderson Lse 116 GBp -2,31%
HSBC Investments Lse 839,75 GBp
-1,72%
ING Euronext 18,25 EUR -8,75%
IntesaSanpaolo Borsa Italiana 3,6125 EUR -4,76%
Invesco Nyse 24,22 USD +4,35%
Janus Capital Group Nyse 23,31 USD +7,56%
Jp Morgan Nyse 40,74 USD +10,1%
Julius Baer Swiss Market Exchange 61,3 CHF -1,92%
Legg Mason Nyse 39,4 USD +8,54%
Man Group Lse 460,25 GBp -1,60%
Mediobanca Borsa Italiana 9,465 EUR -2,05%
Mediolanum Borsa Italiana 2,995 EUR -7,5%
Morgan Stanley Nyse 28,7 USD -10,8%
Montepaschi Siena Borsa Italiana 1,711 EUR -3,11%
Natixis Euronext 2,5 EUR -16,1%
Nordea bank Omxnordicexchange 82,9 SEK -2,81%
Raiffeisen Wiener Borse 62,1 EUR -8,40%
Schroders Lse 982,5 GBp +0,51%
Skandia (Old Mutual) Lse 84,4 GBp -6,84%
State Street Nyse 71,75 USD +3,19%
Ubs Swiss Market Exchange 16,64 CHF -17,2%
Unicredit Borsa Italiana 3,4425 EUR -5,16%

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