Promotori: chi ha distribuito le index linked?

Dal sondaggio è emerso che Sanpaolo Invest, Banca Fideuram, Finanza & Futuro Banca, BSI Italia e Banca Generali non hanno mai collocato, tramite i propri promotori finanziari, polizze index linked con sottostante Lehman e di conseguenza sono esenti da qualsiasi rischio legato al crack.

Mediolanum, invece, ha qualche problema in più.

Ennio Doris
ha affermato che “il gruppo non ha alcuna esposizione diretta o indiretta di rilievo sul gruppo Lehman. Ma per quanto riguarda l’esposizione dei nostri clienti tramite polizze indicizzate, l’esposizione complessiva è marginale rispetto l’allocazione dei singoli investitori”.

Nel dettaglio i 10.500 clienti coinvolti nel crac delle obbligazioni Lehman Brothers hanno un’esposizione complessiva di 213 milioni di euro verso il gruppo statunitense (pari allo 0,5% delle masse gestite).

Per quanto riguarda l’istituto guidato da Alessandro Foti, la società ha in portafoglio solo una quota “assolutamente residuale” di polizze vendute orami parecchi anni fa ideate da Cnp.

Bluerating.com ha così ha chiesto agli addetti ai lavori (promotori finanziari e consulenti) cosa consigliano di fare agli investitori che si ritrovano in mano queste polizze. All’unisono, e a gran voce, è stata invocata una pratica americana assodata: la Class Action.

L’unico problema è che in Italia, questa procedura riconosciuta a livello internazionale, è stata approvata con la Finanziaria del 2008 e dovrebbe entrare in vigore non prima di gennaio 2009.

In linea generale, tuttavia, le reti di intermediazione coinvolte sembrano voler passare la “patata bollente” alle fabbriche  prodotto, che al momento hanno solo comunicato la sospensione del titolo Lehman Brothers, e sono in attesa di ulteriori interventi chiarificatori per comporre un quadro più chiaro sulle risposte da dare agli investitori.

Per i quali, quindi, si preannuncia un autunno infuocato.

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