Il petrolio sale, Wall Street crolla

Seduta pesantemente negativa per i listini americani con l’indice S&P 500 in ribasso del 3,82% ed il Nasdaq del 4,17%.
A guidare il ribasso l’incredibile balzo del future sul petrolio che è arrivato a toccare i 130 dollari al barile per poi chiudere a 120,92$.

Le vendite hanno quindi colpito il listino senza nemmeno il sollievo agli indici derivante dal settore petrolifero che nel complesso non è riuscito a beneficiare della crescita del greggio.

Venduti pesantemente i tecnologici con Apple a -7%.

La borsa di Tokyo è rimasta chiusa per festività ma il resto dell’Asia ha seguito la scia discendente iniziata a Wall Street con ribassi intorno al 2% ad Hong Kong e Sydney.

Il future sull’Eurostoxx 50 alle 9 segna un ribasso di un punto percentuale.

L’altro tema della seduta è stato la debolezza del dollaro che contro Euro ha toccato in serata 1,4850 per poi recuperare in mattinata sino a 1,4750.

Il cross Euro/Yen si mantiene stabile poco al di sotto di 156.

Mercati obbligazionari che provano a trovare un fondo dopo i ribassi delle ultime sedute con il bund future in area 113,50.

Oggi non sono previsti dati macroeconomici di particolare rilievo ma l’attenzione andrà, con ogni probabilità, alla testimonianza al senato di Paulson e Bernanke.

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