Prima bocciatura del piano di Salvataggio!

Ci sono ancora speranze però che il piano possa essere approvato sia mercoledì sia giovedì al Senato anche se la decisione presa ieri sera ha lasciato pesantemente il segno.
Il Dow Jones ha perso quasi il 7%, il declino più significativo della sua storia, mentre l’S&P500 ha perso per strada l’8.8%.
Il dollaro ha recuperato a causa del fatto che in questa fase appare come valuta safe heaven insieme allo Yen, ma certamente non può non preoccupare il fatto che nel momento in cui il piano dovesse venire approvato, si cominceranno a fare valutazioni su come la Fed e il Tesoro riusciranno a risolvere la crisi.
Il dollaro dovrebbe cadere nuovamente, anche se in questo momento appare ingiustificatamente sostenuto.
I timori di una successiva caduta ci sono e non dobbiamo illuderci perché qualcuno dovrà pagare il conto e questa volta sarà salato.
Non che le altre aree al di fuori degli Stati Uniti stiano molto meglio, visti i dati europei e Giapponesi dell’ultimo periodo, ma certamente l’America si trova in un momento storico del tutto particolare e i riferimenti alla crisi del 1929 sono noti a tutti.
La crisi si estende anche agli Istituti Europei e la Banca Fortis è stata nazionalizzata con un intervento da 16 miliardi di Euro, che sembrano “peanuts” rispetto a quello che è successo negli States, ma rimane pur sempre un intervento di salvataggio.
Ciò che però ci interessa è l’andamento dei mercati valutari e soprattutto il quadro tecnico che ci viene sempre in aiuto in casi come questo.

EurUsd daily

Il grafico giornaliero dell’EurUsd mostra la caduta della moneta unica dai massimi di 1.4815 e la  possibilità che questo movimento di ribasso possa estendere verso 1.4250 prima e 1.4280 successivamente.
La volatilità resta altissima e ogni notizia è in grado di cambiare gli scenari di breve.


Occorre avere estrema attenzione ai livelli e alle dimensione delle posizioni per non incappare in eccessi di leva che porterebbero inevitabilmente alla chiusura della stessa nel momento in cui non andasse a favore.
Ciò che risulta evidente è il timore verso le posizioni in favore di alti tassi, i carry trades, che vengono nuovamente liquidati in massa.
Il cambio GbpJpy ne è uno degli esempi più eclatanti con un ribasso estremamente significativo, dopo il recupero messo a segno la settimana scorsa.



GbpJpy daily

Il tema quindi è sempre lo stesso: fino a quando non arriverà qualche notizia positiva, assisteremo ad un rialzo dello Yen e del dollaro come valute rifugio e quindi liquidazione di carry trades, ma si avvicinano occasioni storiche soprattutto per questi ultimi rapporti di cambio, e i momenti di occasioni di acquisto non sono lontani.

Nel breve periodo eurusd che potrebbe scendere fino a 1.4200 anche se riteniamo di essere vicini ad un rimbalzo tecnico significativo. UsdChf tra 1.0775 e 1.1000 con possibilità di discesa mentre il UsdJpy dovrebbe scendere ancora verso 103.90.
Cable che resta debole e potrebbe accelerare verso 1.7850 da dove ci aspettiamo un rimbalzo significativo con obiettivi 1.8200 mentre EurChf dovrebbe tenere 1.5600 per poi stabilizzarsi. EurJpy verso 148.00 mentre EurGbp dovrebbe riprendere quota verso 0.8020.


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