Promotori finanziari, bot people all'orizzonte

Nel giro di un anno le famiglie italiane hanno investito i loro risparmi verso strumenti finanziari liquidi e sicuri come i titoli di Stato a scapito delle azioni e dei fondi comuni di investimento.

E’ quanto emerge dal Supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia sui conti finanziari.
Le consistenze di biglietti e depositi a fine giugno erano pari a oltre 1.000 miliardi, con un incremento di 31 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nel secondo trimestre il volume di azioni e altre partecipazioni è diminuito a 799,4 miliardi, con un calo del 27,6% rispetto ai 1.104 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Ed è sceso del 29% anche l’ammontare delle quote detenute nei fondi comuni, passato dai 290,3 miliardi di giugno 2007 ai 206 miliardi di giugno 2008. E in questo stesso perido, per l’istituto guidato dal Governatore, Mario Draghi, le famiglie italiane hanno ceduto azioni, quote di fondi comuni e prodotti assicurativi del ramo vita per 75 miliardi, pari a oltre il 2% del totale delle loro attività finanziarie e hanno spostato i propri investimenti per un importo di circa 100 miliardi su depositi e obbligazioni bancarie e su strumenti del risparmio postale e titoli di Stato.

Risulta, inoltre, che nel secondo trimestre del 2008 la ricchezza delle famiglie italiane è scesa a quota 3.500 miliardi di euro, registrando un calo del 7,01% rispetto ai 3.764 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso.

E sono invece aumentate le passività
che hanno toccato quota 643 miliardi di euro, evidenziando 41 miliardi in piu’ rispetto allo stesso periodo del 2007, a causa dell’incremento dei prestiti a breve termine, ma soprattutto di quelli a medio/lungo termine.

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