Banche – UniCredit in rosso cerca (e ottiene) altri soldi

Apertura di settimana negativa per le piazze finanziarie europee, il G20, tenutosi nello scorso week end, sembra non aver fornito agli investitori le garanzie e le idee per rilanciare il comparto banche.

Anche piazza affari sconta l’incertezza, con l’S&P MIB che in questi minuti registra un -2,75%. A penalizzare sul listino milanese le banche, con le big IntesasanPaolo e Unicredit che perdono rispettivamente il -3,94% ed il -2,75%.

E proprio l’istituto di piazzale Cordusio è quello a tenere banco, lo scorso venerdi l’assemblea degli azionisti ha approvato l’aumento di capitale, che dovrebbe portare nelle casse della banca milanese circa 3 miliardi di euro. L’operazione decisa dagli shareholder del gruppo consiste nella emissione di 973 milioni di azioni ordinarie, le quali verranno vendute a 3.083 euro per azione.

L’obiettivo di una tale operazione è quello di rafforzare la situazione patrimoniale del gruppo.

Ma i cash ottenuti dall’aumento di capitale non sembrano gli unici, indiscrezioni di mercato infatti parlano di una richiesta di aiuto, da parte di alcune banche italiane, al governo italiano. Le istituzioni finanziarie che avrebbero richiesto l’intervento dello stato dovrebbero essere: IntesasanPaolo 4 miliardi di euro, Mediobanca 2, BPM 2, UBI 2 ed infine Unicredit con 2 miliardi di euro.

Unicredit quindi alla fine delle operazioni dovrebbe arrivare a raccimolare circa 5 miliardi di euro, una cifra considerevole a livello nazionale, ma quasi insignificante se confrontata con quelle delle banche americane.

Ma per il gruppo di piazzale Cordusio le notizie non sono finite, il suo numero uno, Alessandro Profumo, dal 1 gennaio del 2009 diventerà il nuovo presidente del Consiglio della Federazione Bancaria Europea, l’FBE. Subentrerà al posto di Michel Pébereau, attuale numero uno di BNP Paribas.
Una nomina che di fatto premia il numero uno di Unicredit, scacciando le voci che parlavano di possibili dimissioni dello stesso Profumo.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche borse (xetra) 56.39 EUR +3.37%
American Express Nyse 19.99 USD -3.80%
Anima Borsa Italiana 1.377 EUR +0.51%
Axa Euronext 13.89 USD -0.25%
Azimut Borsa Italiana 3.49 EUR +1.38%
Banca Generali Borsa Italiana 3.42 EUR -2.77%
Bank of NY Mellon Nyse 30.24 USD -8.08%
Barclays Lse 9.29 USD -10.9%
BlackRock Nyse 110.12 USD -7.22%
BNP BNP 46.80 EUR +1.31%
Citigroup Inc Nyse 9.52 USD +0.74%
Credit Agricole Euronext 9.43 EUR +0.37%
Credit Suisse Group Swiss Market Exchange 32.68 CHF +3.68%
Deutsche Bank Deutsche borse (xetra) 24.6 EUR -0.60%
Dexia Euronext 4.425 EUR -11.4%
Fortis Euronext 0.84 EUR -1.52%
FT Inv. Nyse 54.43 USD -8.50%
Goldman Sachs Nyse 66.73 USD -4.65%
Henderson Lse 52.5 GBp 0.00%
HSBC Investments Lse 719 GBp <font size="2" face="Verdana, Arial,
Helvetica, sans-serif" color="#000000" +3.37%
ING Euronext 7.65 EUR +1.12%
IntesaSanpaolo Borsa Italiana 2.41 EUR +0.94%
Invesco Nyse 11.96 USD -9.66%
Janus Capital Group Nyse 7.27 USD -8.09%
Jp Morgan Nyse 34.47 USD -7.31%
Julius Baer Swiss Market Exchange 42.5 CHF +2.41%
Legg Mason Nyse 15.65 USD -12.6%
Man Group Lse 224.5 GBp +7.67%
Mediobanca Borsa Italiana 8.95 EUR -0.83%
Mediolanum Borsa Italiana 3.04 EUR 0,00%
Morgan Stanley Nyse 12.03 USD -8.93%
Montepaschi Siena Borsa Italiana 1.464 EUR +1.39%
Natixis Euronext 1.71 EUR -1.15%
Nordea bank Omxnordicexchange 64.3 SEK -0.15%
Raiffeisen Wiener Borse 22.14 EUR +6.39%
Schroders Lse 796 GBp +1.85%
Skandia (Old Mutual) Lse 53.9 GBp -0.37%
State Street Nyse 38.89 USD -7.90%
Ubs Swiss Market Exchange 14.5 CHF -3.85%
Unicredit Borsa Italiana 1.99 EUR +2.21%

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