Grandi manovre su Citigroup: spuntano Morgan Stanley e Goldman Sachs

Ultimo giorno della settimana all’insegna dgli acquisti, dopo una serie di sedute deludenti il comparto banche finalmente riesce a rivedere performance positive. Bene Piazza Affari, con l’S&P MIB che segna il +1.44%. Fortemente positive anche le big della finanza, con IntesasanPaolo e Unicredit che rispettivamente registrano il +2.43% e 3.56%.

Reagisce quindi bene il titolo della banca di piazzale Cordusio alla bufera scoppiata negli scorsi giorni. Secondo alcune indiscrezioni Unicredit Group avrebbe dovuto stanziare dei capitali freschi per aiutare Unicredit Bank Russia. La sorella minore infatti, a causa delle perdite legate al mercato russo, verserebbe in difficoltà. Ma la stessa Unicredit ha però smentito la notizia, comunicando che non si attendono perdite in questo senso.
Per la divisione russa da piazzale Cordusio già ad inizio anno erano partiti circa 2 miliardi di euro, ed anche in quel caso i capitali erano stazi stanziati per supportrare l’attività.
Ma Unicredit è impegnata già da diversi anni nei mercati del Est Europa, mercati che stanno scontando la crisi globale, e non solo, in maniera peggiore degli altri, quindi sarebbero in un certo senso attese svalutazioni o richieste di aiuto.

Oltreoceano invece a tenere banco sono le notizie su CitiGroup, la banca americana che in questi giorni ha visto il suo titolo crollare a Wall Street, solo nella giornata di ieri ha perso il -26.4%, starebbe valutando varie opzioni per rimediare alla situazione attuale del gruppo.
Oggi pomeriggio, a New York,  i manager del colosso finanziario americano si incontreranno per fissare la strategia, e secondo le ultime indiscrezioni, le opzioni sono svariate.

Tra le più interessanti, ed in un certo senso drastica, c’è la possibilità che CitiGroup possa avviare una vera e propria vendita del gruppo. Tra i nomi dei possibili compratori compaiono Morgan Stanley e Goldman Sachs.

A livello di prezzi dei titoli l’opzione più attendibile potrebbe essere Morgan Stanley, guardando il grafico a 6 mesi si vede infatti che i due titoli siano alla convergenza, ma anche quello della regina di Wall Street, Goldman Sachs si stà avvicinando ad una possibile convergenza. Ma gli ultimi mesi insegnano che le operazioni di M&A, specialmente in America, non sono più guidate dalle banche stesse ma bensi dalla FED e dal governo statunitense, ed il fatto che come ministro del tesoro americano ci sia un certo Paulson, ex numero uno di Goldman, fà aumentare di molto le probabilità che la possibile fusione sia verso la regina di Wall Street, Goldman Sachs.

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