Il promotore finanziario diventa plurimandatario

Novità in arrivo per il mondo dell’intermediazione assicurativa e riassicurativa. A partire dal prossimo 5 dicembre, tutti i soggetti iscritti nella varie sezioni del registro pubblico dovranno indicare, oltre ai tradizionali dati anagrafici e fiscali, anche la denominazione delle imprese per conto delle quali viene svolta l’attività di intermediazione. Il tutto corredato da una dettagliata relazione annuale all’interno della quale si specifica il numero di polizze stipulate e il totale premi intermediati per singola impresa di assicurazione.

Sono queste alcune delle nuove regole del plurimandato imposte alla vigilia delle festività natalizie dalla Banca Centrale della Repubblica di San Marino. La rivoluzione di cui stiamo parlando, infatti, non interessa il mondo degli agenti assicurativi italiani, ma offre un interessante spunto per il mondo degli intermediari.

In questi giorni in molti hanno scritto in redazione chiedendo per i promotori finanziari un plurimandato simile a quello degli agenti assicurativi. Bene. E se il plurimandato per i pf fosse stringente nelle regole come quello proposto dalla Banca Centrale della Repubblica di San Marino? Ovvero caratterizzato dall’obbligo di indicare nel dettaglio la denominazione delle SGR con le quali il pf ha stipulato un accordo; l’obbligo di indicare nel dettaglio le caratteristiche dei prodotti offerti ai clienti, obbligo di chiarire la raccolta realizzata per singola SGR e totale.
Il tutto naturalmente indicato (e consultabile pubblicamente) nell’albo dei promotori finanziari-plurimandatari.

Non solo. E se la domanda di iscrizione all’albo fosse corredata anche da un programma che illustra l’attività iniziale, le sue linee di sviluppo, gli obiettivi perseguiti, le strategie imprenditoriali che si intendono seguire per la loro realizzazione nonché ogni altro elemento che consenta di valutare l’iniziativa del singolo pf?

La consultazione (in perfetto stile Consob) tra i nostri lettori è ufficialmente aperta.

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