Il mese di novembre sembra voler chiudere negativo, a Piazza Affari l’indice guida, l’S&P MIB, registra il -1.53%. Vendite che hanno colpito anche il comparto banche, con le big Unicredit ed IntesasanPaolo che perdono rispettivamente il -1.12% ed il -2.88%.
Intanto a tenere banco è la notizia delle dimissioni del ceo di UBI Banca, Auletta Armenise. La motivazione di una tale scelta, secondo l’ex numero uno, è di tipo familiare, “In questa fase della mia vita devo e voglio dare priorità alla mia famiglia”, tuttavia voci di mercato parlavano di un possibile ingresso di Armenise in Intesa Sanpaolo, per ricoprire un ruolo di rilievo.
Sul fronte risparmio invece, nella tarda serata di ieri, il gruppo finanziario di piazzale Cordusio ha comunicato l’intervento post Lehman Brothers. L’operazione, secondo il comunicato di UniCredit, riguarda CNP UniCredit Vita, e riguarda l’iniziativa relativa alla tutela dell’investimento dei propri clienti sottoscrittori di polizze con sottostanti obbligazioni Lehman Brothers, si precisa che l’impatto complessivo previsto sull’utile netto consolidato 2008 per il Gruppo UniCredit sarà di € 106 milioni, in linea con le attese del management.
Ma per UniCredit non sembra essere l’unico colpo di scena, nella nottata di giovedì 27 novembre, la banca milanese, con Intesa Sanpaolo, Mps, UBI e Bpm, ha di fatto bloccato le trattative con il finanziere Zaleski.
Società | % Partecipazione da Tassara (Zaleski) |
Intesa Sanpaolo | 5% |
Mediobanca | 2% |
Generali | 2% |
UBI Banca | 2% |
MPS | <2% |
BPM | <2% |
A2A | 2.50% |
Edison | 10.20% |
Mittel | 19% |