Obbligazionario sotto pressione, pesano incognite Usa

TESORO CONCAMBIA 1,5 MILIARDI DI TITOLI – Finale di settimana poco brillante per il mercato obbligazionario italiano e non solo, anche se il Tesoro non ha avuto particolari difficoltà a collocare l’ammontare massimo di 1,5 miliardi di euro del Btp scadenza febbraio 2033 (cedola 5,75%) nell’odierna operazione di concambio con la quale ha contemporaneamente riacquistato tre Btp, un Ctz e un Cct€u tutti con scadenze tra il 2017 e il 2018.

BOND RESTANO SOTTOTONO – L’operazione ha finito con l’appesantire il tratto a lunga e lunghissima scadenza, in una giornata in cui i mercati periferici come Spagna e Italia registrano un nuovo allargamento degli spread contro i Bund: i Btp decennali italiani in particolare oscillano sull’1,53% di spread contro Bund, con uno spread contro i Bonos spagnoli che resta attorno allo 0,4%. Se la tendenza dovesse proseguire, i trader prevedono che i titoli italiani potrebbero tornare appetibili nelle prossime sedute.

LE INCOGNITE VENGONO DAGLI USA – Prima di valutare eventuali spazi di recupero occorrerà tuttavia attendere l’esito delle elezioni presidenziali Usa di martedì prossimo, coi due candidati alla Casa Bianca visti in sostanziale parità dagli ultimi sondaggi. Sullo sfondo il probabile rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve a dicembre rischia di porre definitivamente fine all’era del denaro a costo zero mettendo a rischio lo status di beni rifugio dei T-bond e dei titoli di stato in generale, cosa che potrebbe causare non pochi problemi a investitori tradizionalmente prudenti come i fondi pensione, che rischiano di dover registrare nel 2017 perdite sensibili.

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