FRANKLIN TEMPLETON VOLA – Franklin Resources vola a +12,38% e stacca tutti sul Blueindex, al termine di una giornata che molti paventavano potesse essere color rosso sangue per Wall Street vista la vittoria di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca. Il giorno prima il gestore americano aveva riferito di come il patrimonio sotto gestione complessivo fosse a ottobre sceso a723 miliardi dai 733,3 miliardi di fine settembre, in buona parte a causa del declino del patrimonio dei fondi azionari, legato allo storno delle borse.
DA RIMPATRIO UTILI POSSIBILE MAXI DIVIDENDO – La vittoria di Trump, che in campagna elettorale ha proposto di ridurre dal 35% al 10% il prelievo fiscale sui profitti contabilizzati all’estero da gruppi statunitensi che vengano rimpatriati, potrebbe favorire Franklin Templeton, che detiene all’estero 8,5 miliardi di dollari (a fronte di una capitalizzazione di mercato di 22 miliardi di dollari). Una volta rimpatriati questi capitali potrebbero venire girati agli azionisti attraverso lo stacco di un maxi dividendo e questo sembra aver eccitato gli investitori in una seduta ad alta volatilità.
BPM SOFFRE IL CICLONE TRUMP MA OGGI RECUPERA – Dalla parte opposta della classifica del Blueindex sono tre i titoli che perdono significativamente terreno: Banca Generali (-1,84%), Natixis (-3,16%) e Bpm (-3,86%), che come il “promesso sposo” (la fusione avrà effetto dal primo gennaio 2017) Banco Popolare ha sofferto la “bufera Trump” più che l’annuncio della trimestrale (chiusa in rosso di 70 milioni per la decisione di spesare subito gli oneri legati a 585 esuberi), ma che oggi recupera prontamente salendo del 6% in avvio di giornata.