UNICREDIT, BPM E BANCA GENERALI SOFFRONO – Giornata dai due volti ieri per il Blueindex: al mattino le prese di profitto hanno prevalso sui mercati europei ed in particolare a Milano, dove il timore di un risultato negativo del referendum e dei suoi contraccolpi continua a indurre gli investitori ad alleggerire le posizioni, tanto che tra i peggiori della giornata si sono visti Unicredit e Bpm, che con perdite del 4,76% e del 5,04% hanno chiuso in fondo alla classifica giornaliera del Blueindex stesso, con Banca Generali a sua volta in rosso del 4,47% in terzultima posizione.
BANCARI USA A TUTTO GAS SUL BLUEINDEX – In serata a Wall Street sono riaffiorati ordini d’acquisto per il comparto, tanto che Morgan Stanley è riuscita a chiudere in testa alla classifica giornaliera del paniere con un rialzo dell’1,99% che ha superato di poco quello messo a segno a fine pomeriggio a Zurigo da Julius Baer Group (+1,89% dopo la notizia che gli asset sotto gestione dalla banca svizzera sono aumentati nei primi dieci mesi del 2016 del 9%) e Goldman Sachs (+1,63%), con Citigroup ugualmente tra i migliori grazie a un rialzo dell’1,5%.
PER YELLEN RIALZO TASSI “RELATIVAMENTE A BREVE” – A sostenere i rialzi del comparto a Wall Street è l’attesa per un ritocco dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve a dicembre, indirettamente confermato dal presidente Janet Yellen che ieri nella sua testimonianza davanti al Congresso ha parlato di tempi “relativamente brevi” per tale manovra, visto che i dati macro (l’inflazione di ottobre è risalita all’1,6% annuo, il dato più forte degli ultimi 24 mesi) si stanno portando verso gli obiettivi desiderati dalla banca centrale americana.