Blueindex: Bpm si lascia dietro tutti, rimbalza anche Unicredit

BPM SVETTA SUL BLUEINDEX – Bpm (+8,56%), Unicredit (+6,39%), Deutsche Bank (+5,36%) e Bnp Paribas (+5,31%) sono il poker d’assi che riesce a sfruttare meglio di tutti gli altri componenti del Blueindex il rimbalzo dei titoli del comparto finanziario seguito ieri all’annuncio di un ritocco dello 0,25% dei tassi Usa (a distanza di un anno esatto dal primo rialzo sin dalla crisi del 2008) e della previsione di tre ulteriori rialzi dello 0,25% l’uno che la Federal Reserve si attende nel corso del 2017, salvo verificare l’effettivo impatto che avrà la politica fiscale della nuova amministrazione Trump.

PIACE LO SCENARIO PROSPETTATO DALLA FED – Uno scenario, quello di tassi leggermente superiori ai minimi storici attuali, che piace al comparto finanziario perché in grado di produrre un miglioramento della redditività attraverso la crescita del margine d’interessi e che non spaventa eccessivamente il mercato obbligazionario che in buona misura aveva anticipato la decisione e si attendeva un paio di rialzi nel corso del 2017.

SOLO TRE RIBASSI FRAZIONALI – In coda al Blueindex perdono quota solo tre componenti, peraltro in modo frazionale: Banca Mediolanum, Raiffeisen International e Old Mutual, tutte tra lo 0,2% e lo 0,6% di perdita a fine giornata a causa dello scattare di qualche modesta presa di profitto. Il tono resta comunque improntato al bello almeno da qui a fine anno, come dimostra anche il fatto che due terzi dei componenti del paniere ha chiuso la giornata con rialzi pari o superiori al punto percentuale.

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