Frode Madoff – Il personaggio & l'inganno

IL PERSONAGGIO

L’aspetto curioso di tutta la vicenda è che Madoff godeva di una fama e un rispetto pressoché illimitato tra i wealthy individuals statunitensi, in particolare tra i frequentatori di esclusivi golf club della Florida, Dallas, Chicago, Boston e Minneapolis.

Bernie (nella foto a destra) addirittura si dimostrava particolarmente prudente nei confronti dei propri clienti, dicendo di non investire tutto subito ma di aspettare uno o due anni prima di aumentare la propria esposizione verso i fondi gestiti dal gestore.

Anche sotto il profilo personale, Madoff ha sempre preferito adottare un low profile al dorato mondo della finanza speculativa. Secondo le testimonianze raccolte dal WSJ, Bernie non aveva una vita eccentrica, viveva in un appartamento nell’Upper East Side da 5 milioni di dollari (bazzecole rispetto ai mega attici di altri manager meno conosciuti). 

Anche con i 200 dipendenti è sempre stato gentile e generoso, tanto che spesso ne invitava qualcuno per una battuta di pesca sul suo yacht di 55 piedi (poco più di 15 metri) chiamato BULL.

Carlo Ponzi (1882-1949) Immigrato italiano da cui deriva il famoso "Ponzi Scheme". Secondo la leggenda Ponzi, nei primi anni venti, convinse diversi investitori americani di poter generare rendimenti del 50% in soli 45 giorni attraverso una 'scappatoia' nel prezzo dei francobolli postali internazionali. Secondo alcuni, Ponzi è stato il primo arbitraggista della storia della finanza, altri invece lo reputano un semplice truffatore. L’INGANNO

Ma oltre le evidenti doti di uomo d’affari e abile public relator, Madoff piaceva ai clienti per le sue performance: stabili, single digit, capaci di attirare qualsiasi investitore accorto e prudente. 

Secondo il giornale di NY, la strategia di Madoff era quella di comprare una selezione di titoli che andavano a formare un’indice simile all’S&P500; parallelamente comprava e vendeva opzioni come ‘hedge’ per mantenere i rendimenti all’interno di un range ben preciso ma duraturo.

Questo ovviamente sulla carta, in verità lo schema era quello classico del Ponzi Scheme  raccogliere soldi da wealthy individuals e istituzionali (circa 17 miliardi di dollari) soldi che venivano successivamente levereggiati fino ad arrivare a 50 miliardi di dollari. Un quantità di denaro enorme che secondo lo stesso Madoff sarebbero stati persi senza spiegare bene in che modo. 

Quando un investitore chiedeva indietro i propri soldi (o una parte di essi) venivano utilizzati gli asset raccolti dalla nuova clientela per ripagare i riscatti.

Per mantenere le apparenze, e quindi attirare nuovi clienti, tutti i riscatti degli investitori iniziali venivano pagati integralmente, così da mantenere intatto il brand della società: “lo scorso novembre abbiamo riscattato 30 milioni di dollari dai fondi di Madoff e ci sono stati subito restituiti” ha detto durante un’intervista Sandra Manzke, numero uno di Maxam Capital ed ex Ceo di Tremont Capital.

Sempre seconda la manager Madoff era una persona riservata a tal punto che non voleva che nessuno sapesse che lavoro svolgeva e difficilmente accettava nuovi clienti.

(Nella foto a sinistra l’ideatore della truffa, Carlo Ponzi (1882-1949). Secondo la leggenda Ponzi, nei primi anni venti, convinse diversi investitori americani di poter generare rendimenti del 50% in soli 45 giorni attraverso una ‘scappatoia’ nel prezzo dei francobolli postali internazionali. Secondo alcuni, Ponzi è stato il primo arbitraggista della storia della finanza, altri invece lo reputano un semplice truffatore)

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